‘I campi di calcio sono necessari per la città di Pomezia’

4 maggio 2010 | 01:26
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‘I campi di calcio sono necessari per la città di Pomezia’

Il Consigliere Borgo Caratti al sindaco De Fusco: ‘Sospendendo i lavori vengono deluse le aspettative di molti giovani’

Il Faro on line – “Apprendo con disappunto la decisione del sindaco De Fusco di sospendere i lavori per la realizzazione di un campo di calcetto in via Singen. Questa decisione rischia seriamente di far perdere alla località un finanziamento della Regione Lazio di 300mila euro, concesso per la realizzazione di tre campi di calcetto destinati alla libera fruizione da parte di bambini e ragazzi, da costruire in via Singen, via Luigi Sturzo e via Santorre di Santarosa”.
E’ quanto afferma Mario Borgo Caratti, consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà che spiega: “Con questo atto il Sindaco De Fusco delude le aspettative di molti giovani, soprattutto delle zone più disagiate della nostra città, che, per l’assoluta mancanza di adeguati spazi di svago, sono costretti a trascorrere il loro tempo libero per strada, magari giocando a calcio tra le macchine e contro le saracinesche dei negozi”.
“Le rimostranze di alcuni cittadini contro la realizzazione del campo di via Singen, alla base, a quanto sembra, della decisione del Sindaco, sono la dimostrazione della totale mancanza di dialogo tra l’amministrazione e la cittadinanza. Sono infatti certo che se i predetti cittadini fossero stati adeguatamente informati dal Sindaco sul progetto che si stava realizzando, non avrebbero mosso obiezioni. La costruzione del campo di calcetto, infatti, per la limitatezza dell’area interessata, non pregiudica minimamente la realizzazione di altri progetti, giustamente proposti dai predetti cittadini, da eseguire nelle aree contigue”.
“Qualora la Regione Lazio non dovesse accogliere, cosa assai probabile, la richiesta del Comune di realizzare il campo in un’altra area – conclude Borgo Caratti – la città di Pomezia perderebbe un finanziamento di 300 mila euro. Che dire! Le casse comunali sono così traboccanti di risorse che ci si può permettere il lusso di rinunciare a quanto viene concesso alla nostra città dagli enti superiori”.