Case alloggio per anziani: blitz delle Fiamme Gialle

10 maggio 2010 | 23:50
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Case alloggio per anziani: blitz delle Fiamme Gialle

Ladispoli – Strutture gestite senza autorizzazione, personale infermieristico assente e assistenza medica nei limiti

Il Faro on line – Dopo i tragici fatti che hanno coinvolto due anziani ospitati in una casa alloggio di Santa Marinella deceduti in seguito ad un incendio, i finanzieri della tenenza di Ladispoli, in coordinamento con il Comando II Gruppo Roma alle dipendenze del col. Pierluigi Sozzo, hanno ispezionato 8 case alloggio per anziani aventi sede nei comuni di Ladispoli, Bracciano e Anguillara Sabazia.
I controlli miravano a verificare la corretta applicazione delle norme amministrative, igienico-sanitarie e fiscali con particolare attenzione alle condizioni di vita degli anziani, un centinaio circa,  ospitati nelle case alloggio per una retta pagata variabile da 1.000,00 a 1.300,00 euro al mese.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle con accessi presso le strutture, hanno evidenziato irregolarità (commesse da 7 case alloggio su otto ispezionate. L’unica regolare sotto tutti i punti di vista ha sede a Ladispoli) che spaziano in tutti i campi.
Case alloggio gestite senza alcuna autorizzazione amministrativa e completamente sconosciute al fisco; personale infermieristico professionale pressoché assente; assistenza medica nei limiti; impiego di dipendenti “in nero” in completa evasione dei contributi previdenziali ed assistenziali, spesso cittadini comunitari sprovvisti di qualsiasi professionalità; possesso di generi alimentari surgelati scaduti destinati ad essere somministrati agli anziani ospitati.
In un caso (in Anguillara Sabazia), uno dei titolari, nella propria cantina, con l’aiuto di specifiche lampade, trasformatori e timer per produrre le condizioni ambientali necessarie, aveva artigianalmente organizzato una piccola coltivazione di marijuana. Le indagini hanno permesso di constatare che, pur se in un primo momento gli indizi portavano a ritenere che la sostanza stupefacente prodotta potesse essere utilizzata per essere somministrata agli anziani ospiti al fine di produrre effetti tranquillizzanti, essa era destinata ad un uso personale del produttore.
Complessivamente le ispezioni hanno riguardato 8 case alloggio per un centinaio circa di anziani ospitati. Di queste, quattro (ubicate 2 in Bracciano e 2 in Anguillara Sabazia) sono risultate completamente sconosciute al fisco per un ammontare complessivo di ricavi non dichiarati all’erario pari a 2.405.000,00 euro mentre sono 13 i lavoratori dipendenti “in nero” individuati. Sono stati, inoltre, sequestrati (casa alloggio ubicata in Anguillara Sabazia) 150 chilogrammi di vari generi alimentari surgelati e scaduti (carne, pesce, verdure, pasta precotta, ecc.) Nonché diverse piante e semi di canapa indiana unitamente a varia attrezzatura idonea per coltivarle.
In seguito alle diverse e gravi irregolarità riscontrate, per due di esse (ubicata in Anguillara Sabazia) sono scattati i provvedimenti di chiusura adottati anche con la collaborazione di funzionari asl e della polizia locale del comune di Anguillara Sabazia appositamente invitati a presenziare alle ispezioni dai finanziari di Ladispoli.
La titolare della casa alloggio che coltivava la canapa indiana, m.c. di anni 35, romana, e’ stata denunciata alla procura della repubblica di Civitavecchia per coltivazione e possesso di sostanze stupefacenti.