Sviluppo aeroportuale, l’opposizione al fianco del comitato Fuori Pista

11 maggio 2010 | 15:24
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Sviluppo aeroportuale, l’opposizione al fianco del comitato Fuori Pista

Fiumicino – Calicchio (Pd): ‘il nuovo scalo andrebbe a occupare 1300 ettari di Riserva’

Il Faro on line – Alzano il tiro i consiglieri d’opposizione, che hanno deciso di sostenere la battaglia del comitato Fuori Pista, protocollando una richiesta straordinaria di Consiglio comunale, a firma dei consiglieri Bozzetto, Cutolo, Calicchio, Califano, Zorzi e Biselli, per discutere del piano di espansione dell’aeroporto di Fiumicino. Sulla domanda si fa esplicitamente richiesta di coinvolgere: “inoltre gli enti interessati cioè Adr Spa, Enac ed Enav, al fine di conoscere, nei dettagli, le intenzioni, più volte pubblicamente dichiarate, di trasformazione dell’aeroporto di Fiumicino”.
“Nel corso dell’incontro con il comitato – spiega Paolo Calicchio, capogruppo Pd – sono emerse significative convergenze di vedute e preoccupazioni perché il nuovo aeroporto occuperebbe 1300 ettari di territorio totalmente ricadente nella Riserva Statale del Litorale romano, piccole e medie aziende agricole, d’alto pregio produttivo, saranno espropriate così come centinaia d’abitazioni, il mercato immobiliare ed il valore delle abitazioni circostanti l’aeroporto subirebbero una significativa contrazione, la qualità della vita e la salute degli abitanti delle località circostanti, a causa dell’inquinamento elettromagnetico, chimico-fisico e acustico, subirebbero danni gravi e irreversibili. E abbiamo dubbi sulla regolarità dell’opera considerando anche l’aspetto societario: Adr è ”.per il 95,8% di Gemina, società di Benetton, proprietario anche della Maccarese, e parte dei terreni oggetto di esproprio sono suoi”.
Dello stesso avviso anche Giancarlo Bozzetto: “Altri scali  europei e internazionale, con tre piste come Fiumicino, riescono a far transitare il doppio di passeggeri dell’aeroporto Leonardo da Vinci,  la risposta all’incremento di passeggeri fino a circa settanta milioni, può avvenire razionalizzando meglio i servizi a terra  ed implementando, all’interno dell’attuale sedime, ulteriori strutture. Se si intervenisse in maniera decisa sui servizi attualmente in opera, si arriverebbe ad un traffico elevato di passeggeri, senza moltiplicare lo scalo. Il problema sostanziale attualmente è quello di velocizzare le operazioni di imbarco e di carico e scarico bagagli. Ci sarebbe da considerare anche l’eccessiva precarietà del lavoro che spinge a non aver amor proprio verso la propria attività. Chi lavora all’interno dell’aeroporto svolge un servizio importantissimo, a qualsiasi livello. Piuttosto che promettere posti di lavoro poco probabili in base ai numeri dichiarati, si pensasse a qualificare e migliorare l’esistente”.
Oltre alla richiesta di un Consiglio straordinario i gruppi d’opposizione hanno preparato un documento programmatico nel quale viene espressa una netta contrarietà all’ampliamento dell’aeroporto.
Stefania Carlucci