Eda: rilevazione dei fabbisogni e ascolto della domanda

14 maggio 2010 | 16:10
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Eda: rilevazione dei fabbisogni e ascolto della domanda

La riflessione che emerge dai partecipanti è la necessità di fare rete e di creare sinergie tra gli attori coinvolti

Il Faro on line – Sono state svolti ad oggi tre dei sette appuntamenti del corso rivolto agli operatori del Sistema Eda nell’ambito del Progetto “La rete delle opportunità” promosso dal Comitato Locale Ambito 6 – Provincia Nord e Fiumicino per un totale di cinque giornate di formazione.
Nel corso degli incontri sono stati affrontati in particolare gli aspetti legati alle metodologie di rilevazione dei fabbisogni e all’ascolto della domanda. Dalle attività di indagine realizzate in aula, è emerso come l’offerta sia fortemente condizionata dalla domanda espressa.

Particolare interesse hanno suscitato i due laboratori. Il primo centrato sui modelli di comunicazione e sull’ascolto, con particolare riferimento alle fasce a rischio di esclusione sociale e, il secondo, focalizzato sulla ricerca delle competenze con metodologia destrutturata all’interno di una sessione di bilancio di competenze.
Per quanto riguarda quest’ultimo laboratorio è stata utilizzata una metodologia di tipo induttivo che ha consentito agli operatori di ricostruire le competenze partendo dalla scomposizione della propria professione in attività lavorative elementari.
Gli operatori hanno compilato una scheda relativa alla loro professione attuale e, al termine di questa fase, hanno effettuato una sessione di role playing nel corso della quale hanno assunto a turno il ruolo di intervistato e di intervistatore all’interno di un colloquio inserito nel percorso di bilancio di competenze, finalizzato a rilevare i verbi/azioni legati alla loro professione.

La fase successiva è consistita nel riportare su un tabellone tutti i verbi/azioni legati alle attività rilevate. Questo ha consentito di individuare almeno un’attività ricorrente sulla quale è stato esemplificato il metodo di ricostruzione delle competenze. Partendo da questa attività ricorrente si sono ricercate conoscenze e capacità necessarie a svolgere la stessa. Il lavoro successivo è stato quello di ricondurre queste conoscenze e capacità all’interno di macro aree di competenza, che sono state successivamente esplose.
Gli operatori hanno partecipato con grande entusiasmo ai laboratori, che hanno il vantaggio di trasferire la conoscenza attraverso la pratica.

Per le due giornate rimanenti sono in programma un ulteriore laboratorio focalizzato sul counselling orientativo e una sessione conclusiva dedicata, oltre che all’analisi della job creation e delle fonti di finanziamento per l’avviamento di attività imprenditoriali a supporto dell’utenza, anche al trasferimento di alcuni metodi statistici finalizzati ad estrarre campioni rappresentativi su cui effettuare sia la rilevazione dei fabbisogni sia il follow up per la verifica degli esiti.

La riflessione che emerge dai partecipanti è la necessità di fare rete, di creare sinergie tra gli attori coinvolti a vario titolo sul territorio nel Sistema di Educazione degli Adulti al fine di ottimizzare le risorse e di mettere a sistema le esperienze.
Un aspetto critico che emerge dal dibattito è la carenza dei sistemi informativi a supporto delle attività, non soltanto in termini di software di gestione dedicati, ma anche e soprattutto di un sistema centralizzato che sia in grado di raccogliere i dati provenienti dalle varie strutture del territorio al fine di creare un Osservatorio dal quale partire per pianificare e programmare un’offerta che non sia solo funzione della domanda espressa, ma che sia anche in grado di proporre e stimolare la domanda molto spesso inespres