Chiusura degli ambulatori, Prc e Sel incontrano la Asl

15 maggio 2010 | 00:37
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Chiusura degli ambulatori, Prc e Sel incontrano la Asl

Ardea – In primo piano la carenza di infrastrutture sanitarie e la mancanza di un presidio di Pronto Soccorso

Il Faro on line – I rappresentanti dei partiti Prce Sel e delle associazioni “Mafalda” e “Donna” di Ardea si sono incontrati con la dirigente responsabile della Asl RMH per il distretto di Pomezia-Ardea.
L’incontro era stato richiesto  a seguito della chiusura degli ambulatori per i prelievi di Ardea siti in Via dei Tassi e via Legnano.
“La dirigente ha spiegato che la mancanza di fondi, e quindi di personale, porta ad una revisione delle strutture sanitarie sul territorio. Il personale a disposizione è sufficiente per un solo ambulatorio; a seguito di una sua mediazione interna alla A.S.L., per non penalizzare del tutto una zona con la chiusura di uno dei due, si è giunti all’accordo di mantenerli entrambi attivi ma con apertura alternata: ogni ambulatorio aprirà tre giorni a settimana, uno i giorni dispari e l’altro giorni pari, compreso il sabato”.
“Apprezziamo il tentativo di salvare una situazione sanitaria territoriale al limite della decenza, ma, dare risposta ai cittadini, resta sempre e comunque il nostro obiettivo”.
Nell’incontro si è discusso della carenza di infrastrutture sanitarie in una città come Ardea di oltre 45.000 abitanti. In particolare è stata evidenziata la mancanza di un presidio di Pronto Soccorso, mancanza che diviene “gravissima” nella stagione estiva quando la popolazione supera le 100.000 unità e la situazione del traffico stradale rende “problematico” il raggiungere l’ospedale più vicino.
Tra le proposte anche quella di istituire, per il prossimo anno, un presidio estivo di pronto intervento possibilmente sul litorale di Ardea. Proposta alla quale la dottoressa si è resa disponibile a valutarne la realizzabilità. Altra situazione messa in evidenza è stata quella relativa alle “difficoltà di gestione” del centro di neuropsichiatria infantile; centro che copre un territorio tanto vasto, quanto problematico.
“La proposta avanzata – concludono gli esponenti di Prc e Sel – è stata  quella di verificare con una mappatura la presenza di persone riconosciute con disabilità, anche all’interno della popolazione scolastica, e considerare l’idea di istituire un nuovo polo o quanto meno potenziare quello già esistente (Pomezia). Resteremo attenti collaboratori di una dirigente che si è resa disponibile al dialogo e ad  accogliere proposte concrete e realizzabili”.