‘Integrazione di immigrati: ma cosa ha fatto il centrodestra?’

20 maggio 2010 | 01:09
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‘Integrazione di immigrati: ma cosa ha fatto il centrodestra?’

Replica dei Giovani democratici agli esponenti di 2Punto11

Il Faro on line – Le giovani forze politiche di centrosinistra si schierano unitamente in risposta al 2Punto11 che ha criticato la proposta da parte dei consiglieri di opposizione, di istituire la Consulta cittadina e considerare l’elezione del consigliere aggiunto.
“Mentre il centrosinistra nel nostro comune – ha dichiarato il presidente dei Giovani democratici Luigi Giordano – propone un percorso di integrazione degli immigrati, una forma per farli sentire effettivi cittadini, di contro viene da chiedersi cosa ha fatto il centrodestra sullo stesso argomento? Ha criminalizzato questi uomini e donne, invece di mantenere la lucidità e la serenità per respingere l’odiosa associazione mentale tra criminalità e immigrazione, che può diffondersi a macchia d’olio in diverse fasce della popolazione italiana. Che, se combinata alla crisi dell’economia e del mondo del lavoro, può creare un mix di carattere xenofobo-esplosivo. Ma tale premura suona come una cinica beffa: la violenza, si sa, è stata fomentata anche dai messaggi xenofobi di sindaci e politici. Il decreto governativo giunge come una benedizione delle camicie verdi padane e delle squadracce organizzate dalla destra romana”.
Dello stesso tenore l’intervento di Angelo Petrillo, responsabile Giovani di Sinistra Ecologia e Libertà di Fiumicino: “Gli immigrati fanno parte da oltre 20 anni del nostro tessuto sociale. L’ostinarsi a rifiutare il confronto con questa realtà evitando l’integrazione non porta a nient’altro che a un pericolo reale per il futuro della nostra nazione. La Francia e gli Stati Uniti insegnano. Il riconoscimento di una mozione per la tutela di una minoranza del nostro paese – prosegue – ha un valore simbolico che va oltre quello effettivo. Significa tendere la mano verso chi ha bisogno e cercare di capire quali possono essere le esigenze, le problematiche e le differenze di pensiero di chi vive con noi questo territorio e partecipa attivamente alla vita lavorativa delle nostre imprese. Se non si inizia a preparare la popolazione al confronto quotidiano con altre etnie, non si proseguirà mai nella direzione del progresso e non della chiusura fine a se stessa, alimentata dalla voglia di creare paura per poi vendere “sicurezza” in cambio di voti. Il nostro Comune è un comune che nasce sul concetto di immigrazione: gli agricoltori del nord si sono uniti a quelli del sud, mescolando tradizioni, culture e dialetti in un clima di convivenza e solidarietà. A chi delle tradizioni fa la sua bandiera vorrei ricordare questo”.
L’appello unitario è quindi quello di dare voce e spazio agli immigrati, come sottolinea anche Marco Gabizon, responsabile immigrazione dei Giovani democratici: “Noi, come centrosinistra, proviamo a garantire agli immigrati di essere trattati come esseri umani. Infatti la “Consulta cittadina per la rappresentanza delle Comunità straniere” dovrebbe dare voce agli immigrati presenti nel comune, che costituiscono una componente essenziale per la crescita culturale e sociale, ma anche economica del comune e non li individua certo nella loro totalità come nemici o come delinquenti di cui però spesso ci si ricorda durante le campagne elettorali locali con  promesse di soldi o lavori ovviamente in nero”.
Il tema dell’immigrazione è un punto importante del dibattito politico e Giordano esprime la propria opinione sulle conseguenze di una posizione contraria all’integrazione: “L’alternativa all’integrazione è la dilatazione della paura, l’esaltazione delle intolleranze, l’ideologizzazione del progresso nel regresso culturale e civile che annichilisce il valore della solidarietà, della tolleranza, del cosmopolitismo. Un processo che l’Italia deve temere le conseguenze e che le istituzioni devono contrastare. La Consulta – conclude – deve essere l’espressione anche delle Comunità degli immigrati provenienti da Paesi non appartenenti all‘Unione Europea che vivono, producono, studiano e consumano nel nostro territorio, e che si occupa delle politiche riguardanti la multi etnicità della società locale in tutti i suoi aspetti. I Giovani di Sinistra auspicano da qui a qualche anno una società multiculturale e molto più multietnica”.