‘La buona politica non si fa solo a parole’

20 maggio 2010 | 00:59
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‘La buona politica non si fa solo a parole’

Paola Ciciotti, candidata della lista Liberal Sgarbi, racconta la sua avventura alle elezioni regionali

Il Faro on line – Le elezioni regionali lasciano dietro di loro lo strascico dei ricorsi, per i quali il Tar ha rimandato l’udienza al prossimo 24 giugno. Tra i partiti in attesa di “giudizio” c’è la Liberal Sgarbi, che dopo la riammissione ad una sola settimana dalle elezioni, ha avuto solo una settimana per poter informare i cittadini sul programma elettorale. Tra i candidati di Pomezia spiccava Paola Ciciotti (nella foto), avvocato penalista, che abbiamo incontrato per analizzare il risultato, in attesa che il Tar si esprima in merito ai ricorsi.

Una sola settimana di campagna elettorale per presentare una lista ancora poco conosciuta non vi ha aiutati. Come vi siete organizzati per cercare di recuperare i voti?
“E’ stata molto dura per il poco tempo a disposizione. Il nostro progetto era molto diverso da quello presentato da altre liste e aveva necessità di essere spiegato ai cittadini. Siamo riusciti ad organizzare con Sgarbi un incontro, che ci ha aiutato ad arrivare a quasi duecento voti, ma con qualche giorno in più avremmo ottenuto risultati migliori”.

Come ha maturato la decisione di candidarsi con la lista Liberal Sgarbi?
“In realtà sono stata scelta. Per me si trattava della prima esperienza politica, anche se attraverso il mio lavoro ho avuto l’opportunità di occuparmi anche di politica. Ciò che più mi ha entusiasmato è stato il fatto di far parte di una lista in cui erano presenti prevalentemente giovani, con un programma volto alla legalità e alla valorizzazione del patrimonio della Regione. Vittorio Sgarbi ha voluto fortemente una lista con professionisti. Laureati quindi, ognuno dotato di un tecnicismo da riportare in politica, perché la buona politica non si fa solo a parole”.

Tecnici come lo è anche Sgarbi. Crede che in Regione potesse dare un contributo la lista con il suo programma?
“Direi di sì. Sgarbi avrebbe sicuramente contribuito a valorizzare il patrimonio artistico ed archeologico del Lazio, con un’attenzione particolare ai borghi. Purtroppo questi luoghi incantevoli si spopolano a causa della mancanza di opportunità lavorative, ma incentivando e sostenendo il turismo diventerebbero piccoli tesori da custodire. Inoltre le sue competenze in materia avrebbero agevolato l’ottenimento di fondi europei per la valorizzazione artistica e archeologica”.

Sgarbi non è nuovo a questo tipo di iniziative. Già come sindaco di Salemi, in Sicilia, è riuscito ad ottenere risultati insperati.
“Ho avuto l’opportunità di andare a Salemi, e davvero ho trovato un paese incantevole. Nonostante sia isolato, Sgarbi è riuscito a trasformarlo in un luogo conosciuto anche fuori dall’Italia. L’idea di vendere le case ad un solo euro a chi era in grado di ristrutturarle ha dato nuova vita ad un paese che sarebbe altrimenti morto piano piano. E proprio Sgarbi in confidenza, mi disse che avrebbe voluto applicare lo stesso provvedimento nel Lazio”.

Quindi anche per le zone in cui era candidata? Parliamo di Pomezia, Ardea e Torvajanica.
“Certamente. E il mio rammarico è proprio quello di non aver potuto apportare quei cambiamenti necessari in zone dimenticate da tutti. Molti anni fa erano luoghi in cui il turismo la faceva da padrona. Ora se si passeggia a Torvajanica si nota immediatamente che nulla è cambiato rispetto a quegli anni, se non un progressivo peggioramento della qualità della vita”.

Una curiosità. Perché la lista è stata ribattezzata “Partito della bellezza”?
“Ovviamente non si parla di estetica, ma del grande valore dato all’arte. A dispetto di un luogo comune che vede in Sgarbi una persona scortese, vado controcorrente. E’ un uomo gentile che ama l’arte più di ogni altra cosa. Il Partito della Bellezza significa valorizzazione dei borghi e guerra contro gli ecomostri”.

Il Tar non si è ancora espresso sulla possibilità di ripetere le elezioni in base al ricorso presentato dalla lista, quindi formalmente ancora non siete del tutto fuori gioco. Che ne pensa?
“Ritengo che la possibilità sia davvero minima. Non credo che il Tar decida di permettere nuove elezioni, soprattutto per l’enorme spreco di denaro che si nasconde dietro ad una campagna elettorale. Tuttavia noi siamo pronti a nuove elezioni, il nostro programma è ancora valido e anzi, credo che la sconfitta sia un incentivo a fare meglio”.

La lista Liberal Sgarbi appoggiava la candidatura di Renata Polverini. Come giudica le ultime settimane, in cui ci sono state innegabili difficoltà per formare la Giunta regionale?
“Certamente gli accordi pre-elettorali non hanno aiutato la formazione di una Giunta tecnica e competente. Ripeto: noi manteniamo aperto e vico il nostro programma elettorale. In qualsiasi momento saremo pronti a riaprire il discorso”.
Stefania Carlucci