‘Previsti tagli per 2 miliardi di euro agli enti locali’

24 maggio 2010 | 16:49
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‘Previsti tagli per 2 miliardi di euro agli enti locali’

L’allarme del sindaco Paliotta: ‘La finanziaria potrebbe dare il colpo di grazia a comuni come Ladispoli e Cerveteri’

l Faro on line – “Nella manovra finanziaria annunciata dal Ministro
Tremonti sono previsti tagli per 2 miliardi di euro agli Enti locali. Se
questa decisione fosse confermata i Comuni si troverebbero nella
assoluta impossibilità di mantenere gli attuali livelli dei servizi
perché una ulteriore riduzione dei trasferimenti, accompagnata al blocco
delle tariffe, manderebbe in deficit la quasi totalità dei municipi
italiani”.
Le parole sono del sindaco Crescenzo Paliotta che ha
spiegato come la legge finanziaria che il governo si prepara a varare
potrebbe essere il colpo di grazia per tutti i comuni italiani che già
sono alle prese con pesanti difficoltà economiche.
“Queste difficoltà
– ha detto Paliotta – sarebbero ancora maggiori nei Comuni a forte
incremento demografico dove ad un grande aumento dei residenti, non ha
fatto riscontro negli ultimi quindici anni nessun aumento delle risorse.
Ladispoli, insieme a centri come Ardea, Cerveteri e Santa Marinella si
trova ad avere dallo Stato meno di cinquanta euro ad abitante ogni anno
rispetto ai duecento euro di media nazionale. Tutto questo perché gli
abitanti, come nel caso di Ladispoli ed Ardea, sono raddoppiati in
quindici anni mentre le cifre a disposizione sono rimaste sempre le
stesse. Se questa a situazione già molto difficile si aggiungesse un
ulteriore taglio sarebbe praticamente impossibile continuare a gestire i
Comuni”.
E’ per questo che il Sindaco di Ladispoli  ha contattato i
colleghi che si trovano in analoga situazione per prendere iniziative a
livello nazionale. Saranno contattati Deputati e Senatori delle
commissioni bilancio e sarà programmata un iniziativa di tutti i
Consigli Comunali.
“L’obiettivo è quello di – ha aggiunto il sindaco –
senza entrare nel merito della manovra complessiva del Governo, evitare
che i tagli siano fatti ai Comuni che già sono al di sotto della media
nazionale dei trasferimenti statali. Va ricordato che lo Stato
trasferisce ai Comuni soldi che i cittadini pagano localmente e che
dovrebbero essere ridistribuiti in base agli abitanti e a loro
dichiarazioni dei redditi: sono quindi soldi dei contribuenti che
vengono versati al Ministero e che poi non tornano nella giusta maniera
nei Comuni ove i contribuenti risiedono. Altro elemento che rende più
drammatica la situazione è quello del mancato reintegro delle somme che
prima i Comuni ricevevano dall’ICI sulla prima casa. All’imposta
comunale sugli immobili era aggiunta una imposta dei Comuni che il
Governo si era impegnato a sostituire con altre risorse: questo non è
avvenuto ed ha causato le difficoltà delle quali i Comuni già si
dibattono”.