Aumenti ai servizi scolastici: arriva la mozione dell’opposizione

1 giugno 2010 | 00:57
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Aumenti ai servizi scolastici: arriva la mozione dell’opposizione

Fiumicino – ‘La delibera del centrodestra discrimina i cittadini e lede il concetto di diritto alla scuola’

Il Faro on line – “Lo avevamo detto in commissione e lo avevamo anche ripetuto in consiglio durante la discussione sulla manovra di Bilancio preventivo”. Con queste parole Michela Califano (Pd) annuncia la presentazione in Consiglio di una mozione che impegna il sindaco e la Giunta Comunale e rivedere la delibera di Giunta che tanto è stata ed è criticata dai genitori. La delibera ( la numero 52 del 2010 ), stabilisce infatti le nuove tariffe per i servizi a domanda individuale, tra i quali i servizi scolastici che, in base ai nuovi canoni, prevedono un aumento della quota partecipativa sia della mensa scolastica, sia del trasporto, sia degli asili nido. Ma la delibera prevede anche la novità secondo la quale il pagamento della mensa scolastica viene a costare per intero ai bambini che non risultano essere residenti nel comune di Fiumicino, per un costo pari a 4,30 euro rispetto ai 2,50 euro di un bambino residente.

“Questa decisione, anche a seguito delle numerose lamentele che ogni giorno riceviamo – dichiara Cutolo (Idv) – ci sembra assurda perché in realtà discrimina i cittadini e lede profondamente il concetto di diritto alla scuola. Come si può pensare infatti di far pagare il costo della mensa per intero ad un bambino solo perché risiede fuori del comune di Fiumicino, ma sulla linea di confine, magari a chilometri di distanza dalla scuola del comune dove effettivamente è residente.”

Secondo Bozzetto (Sel) “L’aspetto geografico amministrativo ha creato dei confini soprattutto al nord del nostro comune per cui diverse famiglie risiedono oltre questa linea, in località quali Anguillara, o Cerveteri, O Roma stessa, ma sono molto vicine alle scuole che noi amministriamo. Non possiamo obbligare i genitori, con un aumento discriminatorio come questo, voluto da questa maggioranza, a percorrere magari 15 chilometri, perché nella scuola vicina solo un chilometro la mensa costa quasi 900 euro all’anno”.

“Chiediamo  – conclude Calicchio (Pd) – non solo noi ma i cittadini, i genitori  e i bambini in età scolare, al Sindaco di sospendere questa delibera per promuovere prima di tutto un incontro con i comuni limitrofi e concordare una sorta di compensazione economica, da applicarsi dal primo settembre, che non sia vessatoria nei confronti dei cittadini, ma che preveda una forma di risarcimento tra amministrazioni, come si fa già per i libri di testo. Inoltre, poiché i genitori lamentano che non erano stati avvisati degli aumenti alla data della scadenza dell’iscrizione scolastica al trasporto e al refettorio, chiediamo che le tariffe siano applicate per l’anno 2011/2012 con i moduli aggiornati ai prezzi previsti anche maggiorati”.