‘Fiumicino ha abbandonato la sua vocazione turistica’

8 giugno 2010 | 00:18
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‘Fiumicino ha abbandonato la sua vocazione turistica’

Russo D’Auria (progetto futuro): ‘Servizi, pulizia, informazione, manca tutto’

Il Faro on line – “Pensare di muovere l’economia di una città di mare solo costruendo case è pura follia. Ciò che contraddistingue il territorio è l’offerta turistica, dal mare alla cucina, dall’archeologia alle oasi protette. Eppure tutto questo non viene valorizzato, ed anzi viene ancor più penalizzato da una città priva di servizi, pulizia e informazione”. A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro. “L’ultimo spunto su qesto argomento me lo hanno dato involontariamente alcuni turisti stranieri con i quali ho avuto la sventura, diciamo così, di incontrarmi sulla passerella del ponte 2 giugno. Inutile dire che non si passava senza rischiare di finire in acqua, su un terreno sconnesso e con pochissimo spazio. E il commento di questi stranieri non è stato affatto lusinghiero per Fiumicino. Mi ha fatto male sentire quei commenti, eppure so che hanno ragione”.
“Da anni – prosegue Russo D’Auria – si parla dei lavori sui ponti, ma ormai siamo alla presa in giro totale. Nulla si muove anzi, spesso tutto… si blocca. All’aeroporto manca un vero e proprio servizio di informazione e pubblicità in grado di dirottare turisti sul nostro territorio, dove peraltro poi mancano le corse di autobus e i collegamenti. Se poi un turista volesse vedere scavi o quant’altro dovrebbe fare una caccia al tesoro per trovare qualche informazione. Il tutto districandosi tra palme secche, manifesti elettorali, cassonetti sporchi e canali pieni d’immondizia. Se questo vuol dire incoraggiare il turismo…”
“Inutile poi – conclude Russo D’Auria – fare qualche manifestazione per lo più ad uso e consumo di via Torre Clementina, o programmare cento giorni in un parco che, così facendo, termina di essere un parco a disposizione di tutti. Non è questo che attrae i turisti. Se vogliamo fare finalmente un salto di qualità l’Amministrazione deve cominciare a sprovincializzarsi e, invece di annaffiare orticelli, pensare in grande e per tutti. Magari senza metterci cemento…”