Visita al sito paleontologico della Polledrara di Cecanibbio

11 giugno 2010 | 00:16
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Visita al sito paleontologico della Polledrara di Cecanibbio

Appuntamento con il Cea per sabato 12 giugno alle ore 12.00

Il Faro on line – Il Cea, Centro di Educazione Ambientale della Riserva naturale statale “Litorale Romano” organizza una visita guidata al sito paleontologico della Polledrara di Cecanibbio.
Prenotazione obbligatoria telefonica al Cea sabato 12 giugno ore 12.00.
Numero limitato di posti; previsto un contributo di 5 euro a persona.

Un salto nel passato, fino a 300mila anni fa, tra l’elefante antico, antenato del mammut, il bue primigenio, il lupo e gli altri grandi mammiferi dell’epoca. Le enormi zanne dei grandi elefanti, i loro scheletri, le corna dei buoi o dei cervi sono alcuni dei reperti perfettamente conservati nel giacimento della Polledrara di Cecanibbio, a Castel di Guido. Il sito archeologico risale al Pleistocene ed è il più ricco d’ Europa quanto a resti di elefante antico e l’unico in Italia ad avere tracce dei bufali di 300 mila anni fa.
Gli scavi sono iniziati nel 1985, ma già alcuni reperti erano venuti alla luce e danneggiati dagli aratri dei contadini. In quel luogo 300 mila anni fa scorreva un piccolo corso d’acqua. Sul fondo dell’alveo si sono accumulate nel corso di 2 o 3 mila anni, le ossa di animali morti sulle rive del torrente e poi arrivati in quel punto con le correnti. Il fiume si è poi trasformato in una palude a causa dei detriti di origine vulcanica. In quella fase gli animali che arrivavano nell’alveo rimanevano imprigionati e lì morivano. Mentre le ossa depositate nel fiume vengono smussate o spezzate, quelle depositate nell’alveo sono perfettamente conservate. Grazie al fluoro si sono fossilizzate e sono state ricoperte da uno strato di grafite e di terra. Accanto allo scheletro di un lupo intrappolato dentro il corpo di un elefante e di numerosi resti di uccelli acquatici sono stati ritrovati reperti di Homo erectus, manufatti calcareo silicei portati sul fiume dall’uomo che probabilmente veniva in questa zona per nutrirsi degli animali morti.

Appuntamento: ore  9.50 Via di Cecanibbio, traversa via dell’Arrone (Castel di Guido)
Da Maccarese, prendere via del Fontanile di Mezzaluna, dall’Aurelia uscire all’incrocio Fregene Cesano, prendere via dell’Arrone che si percorre per circa 5 km poi girare a destra su via di Cecanibbio e continuare fino al sito paleontologico – attenzione strada sconnessa.

Cea tel. 06 5091.7817  lunedì, mercoledì, venerdì, sabato         9.30 – 12.30

Cellulare 347 8238652    327 4564966  mercoledì e venerdì ore 15.00 – 18.00                      
Il Cea, Centro di Educazione Ambientale, è una struttura del Comune di Roma ed è nato per far conoscere, rispettare ed amare la Riserva “Litorale Romano”; è stato affidato dal Comune di Roma, ente gestore della Riserva, all’Associazione Cyberia – idee in rete – in collaborazione con Lipu Ostia Litorale, Ass. naturalistica Plinio e Wwf Lazio.
www.riservalitoraleromano.it