Anni Verdi, la Regione rassicura il Comune di Ladispoli

14 giugno 2010 | 18:04
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Anni Verdi, la Regione rassicura il Comune di Ladispoli

Stanziati oltre 10 milioni di euro da destinare all’integrazione delle precedenti somme in bilancio

Il Faro on line – “Dopo le notizie che erano state diffuse dalla direzione di alcune strutture che si occupano di assistenza all’handicap e che avevano provocato allarme tra le famiglie degli utenti, l’amministrazione comunale di Ladispoli si è mossa tempestivamente e ha avuto rassicurazioni da parte dell’assessore regionale alle Politiche Sociali, Zezza”.
Così il sindaco Crescenzo Paliotta ha annunciato che le famiglie dei disabili ospitati presso la struttura Anni Verdi di Santa Severa non dovranno partecipare alle spese di gestione.
“In un colloquio che abbiamo avuto con l’assessore regionale – ha spiegato Paliotta – ci è stato chiarito che le comunicazioni fatte dalla struttura Anni Verdi non derivano da indicazioni regionali ma dalle direttive, ormai superate, del Decreto 95/2009 dell’allora Commissario alla Sanità del Lazio, Guzzanti.

La presidente Polverini, nella sua qualità di nuovo commissario alla Sanità, ha stanziato con Decreto n. 38/2010 la somma di 10 milioni e 368 mila euro da destinare all’integrazione delle precedenti somme in bilancio,  in questo modo saranno scongiurati gli aumenti dei costi a carico delle famiglie. L’Assessore ha anche comunicato che, nella conferenza Stato-Regioni, ha contestato i tagli alle Regioni nel campo dei Servizi Sociali puntando ad una nuova rinegoziazione.

Il Sindaco di Ladispoli ha ringraziato l’assessore Zezza e ha preso atto positivamente delle decisioni della Regione Lazio che sicuramente potranno tranquillizzare le famiglie degli utenti della struttura Anni Verdi.
“Si è dimostrata molto positiva – ha detto Paliotta – una stretta collaborazione tra i cittadini utenti e le istituzioni. Siamo fiduciosi che tutto proseguirà senza interruzioni di assistenza e senza sovraccaricare le famiglie in un periodo di gravissima crisi economica della società italiana”.