Autovelox, sbagliato l’approccio del Comune nel gestire il caso

26 giugno 2010 | 21:08
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Autovelox, sbagliato l’approccio del Comune nel gestire il caso

Fiumicino – Indifferenza e un atteggiamento vessatorio hanno provocato i guasti attuali

Il Faro on line – Sul caso degli autovelox a Fiumicino la condanna di Mario Russo D’Auria (nella foto) – presidente dell’Associazione Progetto Futuro – nei confronti del Comune è senza appello: “Sbagliata la metodologia per affrontare la questione: indifferenza, presunzione e un atteggiamento vessatorio nei confronti dei cittadini hanno trasformato uno strumento di tutela della salute pubblica in un vero e proprio strumento di tortura per le tasche dei cittadini”.
Il presidente dell’associazione di cittadini Progetto Futuro motiva la ‘sentenza’: Se l’obiettivo era quello di aumentare la sicurezza e non solo quello di fare cassa, allora si doveva fare una campagna d’informazione mirata e particolareggiata, magari condividendola con le associazioni locali che, per loro natura, potevano fare da cassa di risonanza in mezzo alla gente. Invece sotto questo profilo c’è stata la più totale indifferenza, nonostante le nostre richieste d’incontro che, al solito, il sindaco ‘di tutti’ fa finta di non vedere. Quanto alle multe, sarebbe stato meglio mettersi d’accordo con la società che le gestisce per un rapido invio alla cittadinanza. Il perché è presto detto – prosegue Russo D’Auria -:  mandare una multa pochi giorni dopo l’infrazione significa mettere in allarme l’automobilista e fargli capire che, incorrendo nello stesso errore, potrebbe arrivare a pagare cifre importanti.
Invece, facendo arrivare la prima multa dopo mesi, l’unica cosa che si comunica al cittadino è di prepararsi ad una sequela di multe che prosciugheranno il proprio portafoglio, con buona pace delle spese familiari e della correttezza tra amministrazione e amministrati.
Non contestiamo l’autovelox in sé, ma contestiamo aspramente – e lo diciamo con forza – questo modo di gestire la cosa pubblica da parte del sindaco (di tutti???) Canapini e dei suoi seguaci. Eletti sì dal popolo, ma che con il popolo non parlano, limitandosi… a multarlo”.