Granarolo, domenica ‘porte aperte’ allo stabilimento di Anzio

26 giugno 2010 | 17:16
Share0
Granarolo, domenica ‘porte aperte’ allo stabilimento di Anzio

Vestizione con camici e cuffiette igieniche, poi si ripercorre tutto il ciclo del latte

Il Faro on line – Porte aperte dello stabilimento Granarolo di Anzio domenica in occasione dell’iniziativa ‘il latte fresco abita quì. L’iniziativa -si legge in una nota- ha l’obiettivo di consentire ai consumatori e ai cittadini di vedere con i propri occhi come si produce il latte che ogni giorno arriva sulla tavola di milioni di famiglie.
Con questo progetto, il gruppo lattiero-caseario bolognese (controllato direttamente dalle aziende agricole di produzione associate nella cooperativa Granlatte) per tutto il mese di giugno ha aperto le porte dei propri stabilimenti e si è reso disponibile alle domande dei consumatori, insieme agli allevatori conferenti e ai propri dipendenti.
“Una cosa è dichiarare che siamo la più grande filiera del latte italiano con oltre 1.000 produttori associati, 60.000 capi, ecc – spiega Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo Spa e della cooperativa Granlatte – altra cosa è aprire le porte affinchè i consumatori possano vedere con i propri occhi cosa c’è dietro una bottiglia di latte, lasciando parlare i protagonisti: gli allevatori, i tecnici e i dipendenti”. Il primo degli openday, che si è svolto domenica 13 giugno nello stabilimento milanese di Pasturago di Vernate, ha registrato la partecipazione di oltre 400 visitatori che, organizzati per gruppi di 20 persone circa, hanno seguito le visite accompagnati dai tecnici dell’azienda e dagli allevatori conferenti. Record di presenze per l’appuntamento di Bologna, sede centrale del Gruppo Granarolo, dove domenica 20 giugno oltre 800 persone hanno sfidato il maltempo e la pioggia battente per partecipare ai percorsi guidati.

Centinaia anche le famiglie prenotate per visitare gli stabilimenti di Anzio e di Gioia del Colle, che questa domenica apriranno contemporaneamente le porte. Il programma è lo stesso in tutti i siti produttivi: vestizione con camici e cuffiette igieniche, poi si ripercorre tutto il ciclo del latte dall’arrivo delle cisterne fino all’uscita del prodotto confezionato dallo stabilimento, passando attraverso i controlli che avvengono in tutte le fasi del processo. Un percorso che si conclude con la degustazione dei prodotti – latte, yogurt e formaggi – sempre sotto la guida di esperti. “Questa iniziativa da un lato si iscrive nella tradizione delle Feste del Latte che hanno accompagnato la storia di Granarolo con l’obiettivo di promuovere il consumo del prodotto in un paese che sconta una media pro capite tra le più basse in Europa – spiega il presidente -. Dall’altro rappresenta la migliore risposta agli interrogativi che si pongono oggi i consumatori su provenienza delle materie prime, sicurezza alimentare, differenze tra le diverse tipologie di latte”.