Russo D’Auria: ‘Caso-comparti, che fine ha fatto l’impegno del centrodestra?’

29 giugno 2010 | 10:05
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Russo D’Auria: ‘Caso-comparti,  che fine ha fatto l’impegno del centrodestra?’

Fiumicino – Chiesto di nuovo l’interessamente dell’assessore regionale Pietro Di Paolo e del presidente del consiglio Gonnelli

Il Faro on line – B4A. Una sigla per alcuni incomprensibile, per altri sinonimo di soldi “buttati al vento”.  Parliamo dei comparti considerati edificabili dal piano regolatore, e dunque da pagare con aliquota Ici corrispondente, ma in realtà inedificabili a causa dei vincoli imposti dalla Regione Lazio.
Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione di cittadini Progetto Futuro e protagonista tempo fa di una protesta sotto la sede comunale proprio inerente il tema dei “comparti”, aspetta ancora risposte. E con lui le decide di famiglie di Fiumicino che avevano sperato in un reale interessamento dei consigleiri di centrodestra, sia a livello locale sia alivello regionale. Sconcerta – afferma Russo D’Auria – è l’assoluta assenza del Comune su questo fronte.  Non basta dire che la colpa è della Regione o dell’Erario; bisogna che qualcuno in via Portuense decida che i cittadini vanno tutelati e aiutati nelle loro battaglie, che decida di scendere in piazza al nostro fianco per dare forza al problema che solleviamo, che qualcuno del Palazzo insomma si metta a disposizione della gente. Lasciando perde il sindaco “di tutti” Canapini, che tanto non c’è mai quando si tratta di rispondere ad una nostra sollecitazione, siamo rimasti meravigliati dall’assenza di notizia da parte del neo eletto assessore regionale Pietro Di Paolo, che pure aveva garantito il suo interessamento, così come dal presidente del consiglio comunale Gonnelli, a lui molto vicino. Pensavamo che una parola ai cittadini data fosse più forte di un contratto, ma a d oggi nessuno ha fatto nulla. E allora chiediamo con forza, ancora una volta, un incontro per vedere quali margini di manovra ci possono essere per  i cittadini di Fiumicino che si vedono chiedere cifre importanti di tasse senza poter usufruire del bene per il quale pagano. Non ci sembra – conclude Russo D’Auria – che siano questi i tempi in cui i soldi possano essere allegramente gettati alle ortiche. Per nessuna famiglia”.