Pomezia, il quartiere ‘Roma 2’ inizia… a crescere

2 luglio 2010 | 00:59
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Pomezia, il quartiere ‘Roma 2’ inizia… a crescere

Nuovo manto stradale epiù servizi. Ma il merito non è del Comune

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo. “E’ con immenso piacere che Vi informiamo che nel nostro quartiere si sono raggiunti due grandi obiettivi che ne migliorano la vivibilità e ne innalzano il livello di decoro e di fruizione dei servizi. I lottizzatori hanno ultimato la stesura del tappetino di asfalto e quella che fino a qualche giorno fa era una strada ai limiti della praticabilità oggi è uno stupendo anello asfaltato, pulito e ordinato. Le condizioni del manto stradale hanno consentito l’ampliamento del servizio di trasporto pubblico e così ora nel quartiere ci sono ben quattro fermate per il bus che consentiranno anche alle persone anziane di raggiungere i servizi essenziali che sono totalmente assenti nel quartiere. Ci preme ricordare, soprattutto ai contribuenti pometini, che tutto ciò è stato raggiunto a costo prossimo allo zero per le casse comunali (l’asfalto è stato pagato dai lottizzatori e la modifica del percorso dell’autobus è totalmente finanziata dalla Regione Lazio), a dimostrazione che i cittadini possono aiutare la politica a fare le cose giuste e al momento giusto e soprattutto facendo economia. Sì! i cittadini! Si giunge infatti a questi risultati dopo un anno di intenso lavoro del nostro comitato, costretti a prenderci giorni di ferie per andare a ricordare alle Istituzioni che lì, vicino la zona industriale c’è un quartiere di Pomezia, edificato con regolari concessioni edilizie e che, forse per la distanza “geografica”, ha dovuto urlare a squarciagola per far sentire la propria voce.
Quasi per miracolo, appena i cittadini hanno smesso di delegare la risoluzione dei loro problemi questi sono diventati di facile risoluzione, i dubbi sui vari soggetti che a vario titolo “frequentano il quartiere” sono divenuti certezza, certezza della loro inaffidabilità!
La prova tangibile di quanto affermato sta nelle due petizioni approntate e sottoposte alla “distratta” Amministrazione comunale che, a parte sporadiche apparizioni in campagna elettorale dei vari esponenti politici, sembrava essersi dimenticata di questa “costola” della Città.
La prima petizione riguardava il trasporto pubblico locale (fatta talmente bene che è stata poi attuata senza alcuna modifica) e la seconda “ricordava” al Comune che i termini stabiliti dalla Convenzione di Urbanizzazione del 1989 erano scaduti e che i lavori di urbanizzazione dovevano essere portati a termine.
Il nostro percorso non finisce qui, perché partivamo da una situazione più vicina a realtà del terzo mondo che all’Italia del 2010 e il nostro impegno da oggi si concentrerà sul collegamento all’acquedotto. Ebbene sì! Dal 1989, quando partì il progetto di Roma 2, siamo ancora collegati a un pozzo che doveva essere provvisorio, a tutt’oggi c’è una torre piezometrica vuota che ce lo ricorda tutti i giorni, ma nulla più.
Non vogliamo fare una “guerra tra poveri”, ma hanno avuto l’acqua potabile (non per ragioni tecniche!) interi quartieri abusivi poi condonati, molto prima di onesti cittadini che hanno comprato appartamenti regolarmente edificati, ricordandoci ancora una volta il livello di moralità e giustizia vigente nel nostro Bel Paese.
Ma oggi a Roma 2 è un giorno di festa, da domani di nuovo al lavoro per un quartiere moderno e funzionale come è da sempre nelle nostre idee”.
Firmato: Diego Casubolo, Comitato di Zona di Roma 2