Sicurezza e ordine pubblico: di chi è la competenza nei Comuni?

2 luglio 2010 | 00:50
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Sicurezza e ordine pubblico: di chi è la competenza nei Comuni?

Ladispoli – Il sindaco Paliotta replica alle accuse piovute addosso all’Amministrazione

Il Faro on line – “Nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo, a firma di un consigliere della attuale opposizione, che imputava alla Amministrazione del sindaco Paliotta la responsabilità di una azione inconsistente in materia di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica a Ladispoli. Articolo ricco di inesattezze a cui sentiamo il dovere di rispondere”.
Le parole sono del delegato alle Politiche della Sicurezza Urbana, Pierpaolo Perretta, che ha fatto chiarezza su un tema molto sentito dalla popolazione di Ladispoli.
“Come è noto su tali materie – ha spiegato Perretta – la nostra Costituzione (art. 117, comma 2 lett. h) attribuisce la competenza esclusiva allo Stato e per esso alle Autorità Competenti (Forze dell’Ordine). In questo quadro normativo la figura del Sindaco, malgrado la propaganda governativa, svolge funzioni definibili residuali e poco incisive.  E che vi sia una “questione sicurezza” nelle nostre città, e ciò a prescindere da chi le amministra, non pare possa essere negato ma la domanda è: perchè?
Probabilmente una parte della risposta sta nella politica dei tagli delle risorse, da destinare alle Forze dell’Ordine, che l’attuale Governo ha prodotto sin dal 2008 (tre miliardi di euro solo nella prima manovra di assestamento) e mantenuta sino  nell’ultima finanziaria, pur in presenza delle evidenti problematiche di cui il Paese risente in termini di sicurezza. A nulla sono valsi gli allarmi lanciati, tra gli altri, dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ha lamentato il tentativo di soppressione delle Prefetture,  o dal Sap (Sindacato autonomo di Polizia)  che ha denunciato, a causa degli ulteriori tagli previsti, l’impossibilità (non la difficoltà) delle forze dell’ordine di garantire la sicurezza dei cittadini. L’attuale azione governativa infatti, come oramai da lunghissimo tempo, pare troppo  impegnata in attività lontane dall’interesse collettivo (tanto per citarne alcune: Campagna di destabilizzazione della credibilità dei magistrati; Lodo Alfano; Depenalizzazione falso in bilancio; Processo breve; Ddl per le intercettazioni; Nomina di un Ministro battezzato “del legittimo impedimento” e, per ritegno, mi fermo) per occuparsi delle lacerazioni sociali di un Paese che necessita di un ritorno alla legalità. Ma tagli e ronde a parte, peraltro ritenute illegittime dalla Consulta, cosa è stato fatto dal Governo per la Sicurezza dei Cittadini? Quale il progetto per rispondere alla richiesta di una maggior tutela dell’ordine pubblico? Queste le domande che più opportunamente dovrebbero essere rivolte, non al Sindaco di Ladispoli, ma alla coalizione politica che oggi ha la responsabilità del governo Nazionale e, con essa,  il dovere di garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Per quanto ci riguarda, invece – ha proseguito Perretta – abbiamo cercato di fornire quante più risposte possibili per ridurre al minimo gli effetti di una politica governativa devastante e ciò non senza successo.  Grazie, infatti, a scelte coraggiose e lungimiranti l’attuale Amministrazione si è assunta l’onere, benchè di competenza dello Stato centrale, di costruite le caserme della Guardia di Finanza e dei Carabinieri per rafforzarne  la presenza sul territorio e, sempre in tale ottica, si sta lavorando per “riattivare” il Commissariato di Polizia.
Ciò, ovviamente, in aggiunta a quanto fatto, in procinto di fare od in progettazione: dalla videosorveglianza allo studio per la realizzazione di una Società della Sicurezza Urbana (sulla cui fattibilità restiamo abbastanza fiduciosi malgrado alcune recenti disposizioni); dalla istutuzione di uno sportello cittadino della Sicurezza Integrata (sia fisico che web) alle opere di riqualificazione di aree pubbliche degradate; dalle campagne di sensibilizzazione alla educazione alla legalità nelle scuole; dalla istituzione del Tavolo di lavoro sulla Sicurezza Urbana alla realizzazione di veri e propri eventi sulla materia, ed altro ancora.
Tutto questo però, da solo, non basterà e malgrado le assunzioni, a tempo determinato, di Vigili Urbani o il ricorso ad Istituti di vigilanza privata per il controllo notturno od il prossimo impiego delle Guardie Ecologiche Volontarie per la tutela delle nostre aree verdi, c’è la evidente necessità di altro. Occorre che  il grande lavoro sin qui svolto, pur in presenza della citata carenza di organico, dalle locali Forze dell’Ordine e coadiuvato dalle politiche sulla Sicurezza realizzate dalla locale Amministrazione, venga adeguato alle reali esigenze della nostra città e ciò sarà possibile solo grazie all’esatto  adempimento degli obblighi che lo Stato centrale ha nei confronti di Ladispoli come  di tutta l’Italia: deve fornire i mezzi necessari per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”.