Droga killer sul litorale di Anzio: 5 arresti

4 luglio 2010 | 02:11
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Droga killer sul litorale di Anzio: 5 arresti

Indagini della polizia su un quantitativo di eroina che ha provocato già due decessi

Il Faro on line – Eroina killer nella zona Anzio-Nettuno: sgominata la banda di spacciatori che nei mesi scorsi avevano smerciato dosi letali di droga che avrebbero provocato la morte di due giovani ed il ricovero per overdose di altri due. La polizia della questura di Anzio ha arrestato un’intera famiglia della zona che, avvalendosi della complicita’ di due extracomunitari era riuscita a far entrare nel territorio nazionale grandi quantita’ di stupefacenti.  
Dalle indagini e’ emerso che M.C., 53 anni, italiano, il capofamiglia, aveva continui contatti con due extracomunitari, uno del Burundi e l’altro della Tunisia, gravitanti nel Comune di Nettuno e di Cisterna di Latina, dai quali si riforniva, quasi giornalmente, di notevoli quantita’ di eroina.  I due, nel corso delle indagini, venivano identificati: si tratta di B.S., 29 anni e G.J., di 45. In particolare, il primo era un ‘punto di riferimento’ per i tossicodipendenti della zona, che sotto falso nome sarebbe stato il fornitore di eroina piu’ ‘gettonato’ nei Comuni di Nettuno, Anzio, Tor San Lorenzo, Pomezia e Roma.
Lo spacciatore aveva anche un modo particolare per vendere le dosi di droga evitando di essere identificato dagli investigatori: il giovane extracomunitario, infatti, sceglieva luoghi sempre affollati per la consegna delle dosi, giungendo sul posto a piedi e di corsa, in modo tale che il passaggio dell’eroina avvenisse come la cessione di un ‘testimone’ nella staffetta, creando non poche difficolta’ agli agenti impegnati a trovare riscontri oggettivi alle ipotesi investigative.  Ma i riscontri sono giunti comunque dai molteplici sequestri di eroina cedute ad assuntori saltuari, effettuati in modo tale da non destare sospetti sull’indagato. Dalle dichiarazioni dei giovani ricoverati per overdose e dalle autopsie sulle due vittime e’ infatti emerso che l’eroina killer proveniva dal gruppo di spacciatori: in manette sono quindi finiti il capo famiglia, suo figlio e la nuora e i due extracomunitari.