Tarsu, task force tra Comune e Finanza contro gli evasori

7 luglio 2010 | 15:42
Share0
Tarsu, task force tra Comune e Finanza contro gli evasori

Sono 52 gli esercizi commerciali controllati fino ad ora. 16 sono risultati irregolari

Il Faro on line – Vita dura per gli evasori della Tarsu. E’ partita infatti in via sperimentale la collaborazione tra il Comune di Fiumicino e la Guardia di Finanza che permetterà di recuperare le entrate perse a causa dell’alta evasione. Per ora ad essere oggetto di controlli sono gli imprenditori, ma l’obiettivo è quello di estendere il provvedimento anche ai singoli cittadini.
“Abbiamo subito dato la nostra disponibilità al sindaco – ha spiegato il capitano Gaetano Stramentinoli durante la conferenza stampa – Per ora si comincerà con la Tarsu, anche se sono numerosi i tributi locali oggetti all’evasione. La collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’amministrazione comunale era già cominciata qualche tempo fa, nel caso dei falsi poveri. Nel caso della Tarsu abbiamo stilato una lista di contribuenti definiti “pericolosi”, in quanto la tariffa va ad incidere in maniera significativa sull’attività”.
Sono 52 gli esercizi commerciali controllati fino ad ora, e su questi sono risultati in regola con i pagamenti 18 contribuenti, 16 sono gli irregolari e 18 in attesa. I controlli vengono effettuati daslla Guardia di Finanza che richiede le ricevute di pagamento degli ultimi cinque anni e consegna un questionario, viene inoltre richiesta la planimetria dell’esercizio e un documento che attesti la data di occupazione.
“Con i controlli si incentiva la spontanea regolarizzazione della propria posizione – ha sottolineato il colonnello Pierluigi Sozzo – alcuni infatti hanno provveduto al pagamento degli arretrati durante il periodo della verifica”.  
L’obiettivo principale è quello di recuperare quanto sottratto dalle casse comunali, senza danneggiare il contribuente, come ricordato dal dirigente Risorse Finanziarie Sara Zaccaria: “Il sindaco ha già predisposto vigilanza sui nuovi residenti. La gestione di queste verifiche rientra in un’ottica in cui il contribuente non deve essere tartassato da troppi controlli fatti da diverse istituzioni, ma da un unico ente, in questo caso la Guardia di Finanza”.
L’operazione è divenuta necessaria dopo che, nel corso degli anni, sempre più risorse sono state sottratte ai comuni. E’ lo stesso sindaco Canapini ad ammettere la difficoltà di recuperare soldi: “Per noi è di notevole ausilio il recupero di somme vitali per le casse comunali. Le risorse dei comuni sono sempre più esigue, e nel momento in cui abbiamo scoperto che avevamo la possibilità di avvalerci della collaborazione della finanza abbiamo optato per questa soluzione. Già nel caso dei falsi poveri abbiamo riscontrato un positivo esito, scoprendo che ben il 30% dei casi esaminati erano frutto di autocertificazioni non veritiere. Ora scopriamo con eguale sorpresa che su 52 casi esaminati la metà risulta irregolare, ora dobbiamo far si che tutti paghino     per poter abbassare le tariffe in futuro”.
Anche il sindaco crede nell’efficacia dei controlli fatti da un’istituzione diversa: “Quando è il comune ad occuparsi di queste verifiche i contribuenti tendono a prendere con leggerezza la questione. Se è invece la finanza a far visita a queste persone, psicologicamente induce a regolarizzare la propria posizione. In futuro – conclude – prevediamo di estendere la collaborazione per altri tributi locali, come ad esempio passi carrabili e Ici”.
Stefania Carlucci