L’associazione Nuovo Domani vince il ricorso al Consiglio di Stato

8 luglio 2010 | 23:27
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L’associazione Nuovo Domani vince il ricorso al Consiglio di Stato

Fiumicino – Alfredo Diorio: ‘Il comune deve Indire immediatamente una nuova gara di appalto’

Il Faro on line – “Noi abbiamo sempre creduto nella giustizia: in termini di tre mesi è la terza causa che vinciamo nei confronti del Comune di Fiumicino, sapevamo e sappiamo di avere tutte le ragioni e soprattutto di aver subito ingiustizie mirate a distruggere la nostra struttura volte ad annullare 28 anni di onorato servizio in questo territorio, ma fortunatamente la giustizia c’è”.

Sono le parole del presidente della protezione civile Nuovo Domani, Alfredo Diorio dopo che il Consiglio di Stato, a cui il Comune di Fiumicino aveva fatto ricorso per chiedere la sospensiva della sentenza del Tar, ha decretato la nullità della richiesta e obbligato il Comune a rispettare la sentenza del Tribunale.

Il Comune cosa dovrebbe fare dopo queste sentenze?
“Indire immediatamente una nuova gara di appalto, con le stesse identiche modalità e contenuti della prima che hanno annullato illegittimamente. Inoltre sospendere l’affidamento degli stessi servizi con la trattativa della licitazione privata attraverso la scusante della somma urgenza, cosi come hanno già fatto affidando il servizio di disinfestazione per la zanzara tigre, infischiandosene, almeno per il momento, delle nostre diffide e ingiunzioni”.

Nel frattempo?
“Il nostro Comune rimane, senza servizi di protezione civile, l’unico in Italia, mentre prima, quando era affidata alla nostra struttura, il Comune di Fiumicino è stato sempre encomiato e portato come esempio quale ente pubblico tra i migliori organizzati in Italia e in Europa.
Proprio in questi ultimi giorni la nostra Associazione e i suoi membri, hanno ricevuto dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri l’attestato di Pubblica Benemerenza a testimonianza dell’opera e dell’impegno prestati nello svolgimento di attività connesse a eventi della Protezione Civile. Considerando che questa riconoscenza è a carattere Nazionale ci rimane l’amaro e la sensazione che proprio nel territorio dove viviamo e operiamo, ci sia qualcuno che invece tenta  di dissolvere il nostro essere. Ma noi non lo permetteremo e combatteremo sempre nella legge e nella legalità per affermare un nostro diritto costituzionale e dare alla cittadinanza un vero servizio di protezione civile, così come sempre abbiamo fatto”.