‘Vandali sul lungomare. Gesti inconsulti’

24 luglio 2010 | 00:20
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‘Vandali sul lungomare. Gesti inconsulti’

L’intervento del presidente dell’associazione progetto Futuro, Russo D’Auria

Il Faro on line – Rompere i vetri delle automobili parcheggiate sul lungomare non è certo un’azione che può suscitare consensi, ma condannare chi ha effettuato questi gesti, sicuramente insani, senza però andare a cercare di vedere le cause che li hanno provocati è sbagliato”.
Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro, interviene sulla notizia del giorno, ossia il blitz vandalico effettuato a Fiumicino su decine di autovetture che si sono ritrovate la mattina con i finestrini rotti.
“Certo che è condannabile il danneggiamento della cosa altrui,  e in questo caso si sono andate a colpire vetture di padri di famiglia che dovranno sudare ulteriormente per recuperare quei soldi di centro non messi in preventivo come spesa, ma la caccia all’uomo fine a se stessa sarebbe come bloccare il dito che indica la luna senza guardare la luna stessa. E se il problema che vediamo è quello del  vandalismo – prosegue Russo D’Auria – il vero problema è  ciò che c’è dietro. Domandiamoci: cosa spinge più persone, perché in questo caso non è possibile pensare ad una sola mano – a fare questo? Nei momenti di crisi assistiamo a strani comportamenti nel tessuto sociale, e lo sbaglio più grave è definirli come fatti sporadici e liquidare chi li fa come delinquenti; peggio ancora gettare la croce sulla gioventù senza ideali e senza regole”.
Russo D’Auria prosegue: “Ma chi li deve dare questi ideali e queste regole? Chi deve saper offrire una vita decente alle famiglie? Chi gestisce le politiche sul lavoro? Chi si interessa degli spazi da offrire ai giovani, sia in termini di divertimento, sia in termini sportivi, sia in termini culturali? Dove i nostri giovani possono aggregarsi se a Fiumicino non esiste praticamente nulla? Al centro commerciale? Ecco – prosegue Russo D’Auria – noi vorremmo invece che condannare cercare di aprire un dialogo anche con chi è protagonista, certamente in negativo, di questi episodi. Non per condannarli né per assolverli, ma per cercare insieme un modo diverso di far sentire la propria voce. E all’Amministrazione, troppo spesso sorda a questi segnali, offriamo ancora una volta una sponda per collaborare. La nostra associazione vive di cittadini, delle loro idee, delle loro emozioni. Il nostro scopo statutario, messo in campo ogni giorno, è girare tra la gente ed ascoltare quali problemi esistono, cosa che spesso non fa veramente nessuno. Ripartiamo da qui, offriamo ai giovani – ma anche ai meno giovani – prospettive immediate e future. Solo così, forse potremo riuscire a risolvere i problemi esistenti. O almeno iniziare a provarci seriamente”.