‘Bilancio… quando i conti non tornano’

30 luglio 2010 | 00:26
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‘Bilancio… quando i conti non tornano’

Fiumicino – Calicchio (Pd): ‘Gli importi impegnati non sono quelli che l’amministrazione ha poi corrisposto’

Il Faro on line – Il bilancio 2009 torna a far tuonare l’opposizione. La relazione del rendiconto 2009 non ha placato le polemiche già messe in evidenza lo scorso anno, in sede di approvazione.
“Se pensiamo che il bilancio 2009 era stato presentato da questa maggioranza – ha dichiarato Paolo Calicchio, capogruppo Pd – con un importo di 126 milioni di euro, e doveva finanziare i programmi presentati da questa giunta, per la scuola, i servizi sociali, la viabilità, lo sport e via dicendo, con importi rilevanti e importanti, abbiamo  un consuntivo 2009 che ha fallito nel suo proposito. Nelle entrate correnti abbiamo 4,5 milioni di euro di minori entrate. Nelle entrate investimenti erano previste 19,5 milioni di euro ma ne sono stati accertati solo 8 milioni. Nelle entrate non destinate ai programmi previsti per 24 milioni ne sono stati accertati soltanto 10. Nel totale finale mancano all’appello 29,5 milioni di euro. La lettura del bilancio “per programmi” come dichiarato nella Relazione al Rendiconto di Gestione ci permette quindi di associare l’obiettivo strategico alla rispettiva dotazione finanziaria: è la sintesi che riconduce la creatività politica alla rigida legge degli equilibri di bilancio”.

Molte le perplessità già dichiarate dall’opposizione riguardo il bilancio dello scorso anno, e i risultati secondo Calicchio sono da ricercare in alcuni ambiti: “Per l’istruzione pubblica si erano stanziati 14,753 milioni ne sono stati impegnati 11 milioni. Questa amministrazione che si vanta ogni volta di dire che la nostra città sta subendo una grande immigrazione, lascia a casa circa 700 bambini perché non riesce ad avere aule e scuole sufficienti. Per lo sport l’amministrazione aveva stanziato appena 132.910 mila euro, impegnandone appena 50 mila, siamo quindi al minimo della considerazione nelle discipline sportive. Nel programma elettorale inoltre, si faceva riferimento alla vocazione del nostro territorio al turismo e la risposta è stata uno stanziamento eccezionale di appena 46 mila euro con l’impegno di soli 37,600 mila. Stessa storia per quanto concerne la viabilità: di 13.956 milioni stanziati, ne sono stati impegnati 9 milioni, mentre nel nostro territorio ogni giorno i cittadini fanno i conti con le problematiche della mobilità. Per Territorio e ambiente, stanziati 21.853 milioni, impegnati solo 16.935 milioni”.

I dati ufficiali non hanno convinto il capogruppo del Pd, che ha deciso di andare a fondo sulla questione, tanto da riportare dati diversi: “Gli importi impegnati non sono quelli che l’amministrazione ha poi corrisposto: infatti, se per l’istruzione si passa da 14 milioni con stanziamento di 11 per il 2009 il pagamento effettivo si ferma a soli 7 milioni di euro e così analizzando il turismo, si scopre che sono stati spesi solo 4.774,61 euro, per lo sport si sono spesi solo 10.000 euro. Un bilancio che esalta gli investimenti e poi si limita a spendere poco e la città è quella che si vede. Analizzando la pressione fiscale, i dati sono chiari, quest’amministrazione sta spremendo i suoi cittadini, la pressione tributaria confrontando il 2008 i cittadini presenti erano 66.510 con una pressione fiscale pari a 636,78 euro nel 2009 erano 68.668 con un importo pro capite pari a 666,07. Anche l’indebitamento pro capite è un altro segnale che ci preoccupa per il 2009 è pari a 830,25. Così come gli investimenti pro capite passati da 195,15 del 2008 a 118,51 euro del 2009 a fronte di 398 euro nella media nazionale”.

Calicchio non ha mai nascosto il proprio dissenso nei confronti della gestione dell’amministrazione comunale: “Questi sono segnali preoccupanti che danno una chiara impronta di quest’amministrazione che si concentra su una politica non di sviluppo ma d’inasprimento fiscale e a una conseguente contrazione dei servizi pubblici. La lettura di questo consuntivo di bilancio emerge in modo chiaro. L’incapacità di governare questo territorio. Quali sono le politiche ambientali? Dove è la sostenibilità ambientale e le scelte che devono essere il fondamento della politica? Per questo motivo occorre una svolta. In termini di energia e rifiuti non esiste in quest’ amministrazione un esempio per riconvertire i propri impianti energetici e dell’illuminazione verso energie rinnovabili e del risparmio energetico Non c’è un regolamento energetico comunale, questo bisogna farlo presente alla presidenza del Consiglio. Si sono realizzati nuovi impianti di illuminazione pubblica senza installare sistemi a basso consumo e ad alta efficienza, come ad esempio i Led, dove possibile alimentati con celle fotovoltaiche. Sulla raccolta dei rifiuti occorre una svolta radicale, e aspettiamo il nuovo bando che deve prevedere la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il riciclo oltre che attuare la raccolta porta a porta.  Nel settore del commercio non sono state attuate politiche di rilancio, i nostri commercianti sono stati abbandonati al loro destino, senza che l’amministrazione abbia alzato un solo dito”.

In conclusione Calicchio ricorda che sul territorio sono i cittadini a dover subire la scarsità di attenzioni: “I servizi sociali non sono all’altezza della città, proprio in questo momento in cui è importante sostenere le persone e i nuclei familiari che sono maggiormente colpiti dalla crisi economica: precari, pensionati, disoccupati, e comunque le nuove povertà. Sul territorio comunale proponiamo di creare una rete che comprenda associazioni, enti, gruppi di cittadini che operano nel sociale, attraverso un tavolo di confronto tra queste e l’amministrazione che s’incontri in modo periodico, per tenere costantemente sotto controllo la situazione sul territorio. In generale occorre pensare a spazi d’incontro e di socializzazione per bambini e ragazzi, genitori e nonni, quali le ludoteche, che possono anche essere strutturate per offrire molteplici risposte sociali. Nel nostro territorio, infatti, mancano gli spazi per bambini, e manca una politica vera di aggregazione sociale per bambini e anziani”.