Alla scoperta della flora della Palude di Torre Flavia

10 agosto 2010 | 15:37
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Alla scoperta della flora della Palude di Torre Flavia

Nasce la guida interattiva. Il sindaco Ciogli: ‘Un ausilio utile per tecnici ed educatori’

Il Faro on line – Promuovere la tutela e la conoscenza della flora esistente nella Palude di Torre Flavia: questo l’obiettivo della nuova guida gratuita realizzata dal Sistema Informativo Geografico della Provincia di Roma in collaborazione con il  Museo naturalistico del Fiore e l’Università di Trieste. Collegandosi al sito http://websit.provincia.roma.it, dal menù “Contatti e link utili” e aprendo  “Flora –  Guide al riconoscimento“, gli utenti potranno consultare oltre alla guida interattiva del  “Monumento Naturale Palude di Torre Flavia”, anche quelle relative alla “Riserva Naturale di Monte Catillo” e alla “Riserva Naturale del Monte Soratte”. “Si tratta – ha detto il sindaco di Cerveteri, Gino Ciogli – di un ausilio molto utile per i tecnici e gli operatori impegnati nella gestione e conservazione della natura nonché per gli insegnanti e educatori che vogliano programmare attività di educazione ambientale nelle aree protette”. Le guide interattive per l’identificazione della flora  delle tre aree protette sono il risultato della collaborazione del Sistema Informativo geografico della Provincia di Roma e del Museo naturalistico del Fiore (afferente al Sistema museale RE.SI.NA. della Regione Lazio)  al progetto Dryades, coordinato dall’Università di Trieste e parte del più ampio progetto europeo KeyToNature per lo sviluppo di nuovi strumenti per l’identificazione degli organismi viventi. Le guide saranno aggiornate a breve con l’opzione aggiuntiva di versioni scaricabili sul palmare e i-Phone per l’utilizzazione in campo: a seguito dell’aggiornamento il Servizio Informativo Geografico organizzerà alcune visite guidate botaniche per valutare la fruibilità delle chiavi su palmare e il livello di soddisfazione degli utenti. Il sito web di Dryades permette l’accesso ad altre numerose guide interattive per l’identificazione di piante, funghi e animali, fornendo uno strumento innovativo per lo studio e la divulgazione delle scienze naturali, nonché per la comprensione e promozione del valore della conservazione della biodiversità. Per limiti imposti dalla tecnologia in uso, le liste floristiche illustrate nelle Guide però non possono corrispondere all’intera flora del sito, ma ad una selezione delle specie più frequenti e rappresentative del sito, già sufficiente tuttavia a fornire un buon livello di conoscenza e di esperienza.
“Ci auguriamo che questo strumento – ha concluso Ciogli – sia molto utile a tutti gli appassionati della Palude di Torre Flavia, prezioso residuo di ambienti umidi salmastri un tempo ampiamente diffusi e oggi in grave regressione sulla costa laziale, sede di habitat di interesse comunitario e zona di protezione speciale della Comunità europea per la protezione degli uccelli”.