Nasce la guida interattiva. Il sindaco Ciogli: ‘Un ausilio utile per tecnici ed educatori’
Il Faro on line – Promuovere la tutela e la conoscenza della flora esistente nella Palude di Torre Flavia: questo l’obiettivo della nuova guida gratuita realizzata dal Sistema Informativo Geografico della Provincia di Roma in collaborazione con il Museo naturalistico del Fiore e l’Università di Trieste. Collegandosi al sito http://websit.provincia.roma.it, dal menù “Contatti e link utili†e aprendo “Flora – Guide al riconoscimento“, gli utenti potranno consultare oltre alla guida interattiva del “Monumento Naturale Palude di Torre Flaviaâ€, anche quelle relative alla “Riserva Naturale di Monte Catillo†e alla “Riserva Naturale del Monte Soratteâ€. “Si tratta – ha detto il sindaco di Cerveteri, Gino Ciogli – di un ausilio molto utile per i tecnici e gli operatori impegnati nella gestione e conservazione della natura nonché per gli insegnanti e educatori che vogliano programmare attività di educazione ambientale nelle aree protetteâ€. Le guide interattive per l’identificazione della flora delle tre aree protette sono il risultato della collaborazione del Sistema Informativo geografico della Provincia di Roma e del Museo naturalistico del Fiore (afferente al Sistema museale RE.SI.NA. della Regione Lazio) al progetto Dryades, coordinato dall’Università di Trieste e parte del più ampio progetto europeo KeyToNature per lo sviluppo di nuovi strumenti per l’identificazione degli organismi viventi. Le guide saranno aggiornate a breve con l’opzione aggiuntiva di versioni scaricabili sul palmare e i-Phone per l’utilizzazione in campo: a seguito dell’aggiornamento il Servizio Informativo Geografico organizzerà alcune visite guidate botaniche per valutare la fruibilità delle chiavi su palmare e il livello di soddisfazione degli utenti. Il sito web di Dryades permette l’accesso ad altre numerose guide interattive per l’identificazione di piante, funghi e animali, fornendo uno strumento innovativo per lo studio e la divulgazione delle scienze naturali, nonché per la comprensione e promozione del valore della conservazione della biodiversità . Per limiti imposti dalla tecnologia in uso, le liste floristiche illustrate nelle Guide però non possono corrispondere all’intera flora del sito, ma ad una selezione delle specie più frequenti e rappresentative del sito, già sufficiente tuttavia a fornire un buon livello di conoscenza e di esperienza.
“Ci auguriamo che questo strumento – ha concluso Ciogli – sia molto utile a tutti gli appassionati della Palude di Torre Flavia, prezioso residuo di ambienti umidi salmastri un tempo ampiamente diffusi e oggi in grave regressione sulla costa laziale, sede di habitat di interesse comunitario e zona di protezione speciale della Comunità europea per la protezione degli uccelliâ€.