Spunta un villaggio dell’età del bronzo sotto il campo sportivo

10 agosto 2010 | 15:29
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Spunta un villaggio dell’età del bronzo sotto il campo sportivo

Ritrovamenti a Ladispoli. Il sindaco Paliotta: ‘Ecco l’eccezionale importanza archeologica di quest’area’

Il Faro on line – Un piccolo villaggio dell’età del bronzo con un approdo per le imbarcazioni: questo l’esito dei saggi esplorativi effettuati dalla Soprintendenza per l’Etruria meridionale nell’area dove sorgerà il nuovo campo di calcio di Ladispoli. “E’ molto probabilmente – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – che siano della stessa epoca di quelli rinvenuti due anni fa, alla stessa altezza, tra il fiume Vaccina ma sulla sponda a nord. A differenza di quelli, i ritrovamenti recenti fanno pensare ad un vero e proprio accampamento con i resti di almeno tre grandi capanne. Nel lato nord del Vaccina, inoltre, ad una profondità maggiore del suolo e più vicini al corso del fiume, i reperti hanno fatto ipotizzare la presenza di un vero e proprio approdo per piccole imbarcazioni. Da sottolineare che, accanto alle tracce di un insediamento dell’età del bronzo, a poca distanza è stato ritrovato il tracciato di un antico acquedotto romano che attraversando l’antica Aurelia, portava acqua verso i terreni ove ora sorge Ladispoli. Tutti questi ritrovamenti – ha concluso Paliotta – confermano l’eccezionale importanza archeologica delle aree attraversate dal fiume all’altezza dei rilievi ora denominati casale di Vaccino. Ora la Soprintendenza, dopo aver effettuato tutti i rilievi necessari e esportato il materiale significativo, ha prescritto la copertura con la terra degli scavi”. “La decisione della Soprintendenza – ha detto l’assessore allo Sport Pietro Ascani – ci consentirà di realizzare il nuovo campo di calcio. Un evento importante per la nostra città perché potrà consentire alla locale squadra di svolgere il campionato su un campo finalmente regolamentare. Inoltre, fatto importante, tanti ragazzi di Ladispoli potranno giocare al calcio su un terreno moderno, avvicinandosi allo sport per sfuggire ai pericoli della noia e della strada”.