Teatro a Villa Adele, Toselli: ‘Il progetto va rivisto’

13 agosto 2010 | 18:10
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Teatro a Villa Adele, Toselli: ‘Il progetto va rivisto’

Il consigliere del Pd: ‘Quale sarebbe lo stile romano di cui parla il sindaco?’

Il Faro on line – Il consigliere comunale del Pd di Anzio Enzo Toselli ha presentato un’interrogazione sul nuovo teatro “in stile romano” di Villa Adele. “Nel progetto preliminare redatto tra i vari elementi discutibili figurano strutture decorative che nulla hanno a che vedere con il contesto nel quale è collocato il teatro quali finte arcate romane semidiroccate che ne realizzano un coronamento di dubbia qualità” spiega il consigliere. “Poiché il teatro rappresenta un elemento di forte impatto con il contesto ambientale e architettonico di grande pregio in cui andrà a collocarsi, il progetto dovrà essere calibrato e armonizzato con tale contesto al fine di non violentare l’insieme villa-giardino che rappresenta uno degli elementi di maggior pregio e attrattiva per Anzio. Il giardino peraltro è stato oggetto recentemente di validi lavori di riqualificazione. Preoccupa pertanto l’affermazione del sindaco sul non meglio precisato ‘stile romano’ del futuro teatro e ancor più c’è da preoccuparsi se si osserva il progetto preliminare redatto dall’U.T.C., sembrerebbe su precisa indicazione del sindaco, dove tra varie amenità, come la recinzione su via Gramsci, è possibile ammirare un finto acquedotto romano con finte arcate semidiroccate che coronano il teatro stesso. Il sottoscritto ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco per sapere se realmente tra i criteri informatori del progetto esecutivo in corso di redazione ci sia il citato ‘stile romano’ e in caso affermativo quali siano i canoni di un corretto ‘stile romano’ cui i progettisti dovrebbero attenersi. Nell’interrogazione si chiede inoltre che la bozza del progetto possa essere verificata preliminarmente nelle apposite commissioni consiliari e acquisito un parere preliminare degli enti preposti alla tutela della villa. Tutto ciò confidando naturalmente nella professionalità dei progettisti incaricati che sicuramente non avalleranno forzature antistoriche frutto di una sottocultura falsamente celebrativa e di immagine. Per il bene di tutti, sarebbe meglio che il sindaco, anziché avventurarsi in acrobazie architettonico-culturali, pensasse a rilanciare l’attività amministrativa che ristagna a causa della litigiosità della sua maggioranza con nuovi gruppi consiliari che ogni giorno si scompongono e ricompongono e che somiglia sempre più ad una Armata Brancaleone dove ognuno cerca di coltivare il proprio orticello a discapito della città e dei numerosi problemi irrisolti. A proposito di problemi irrisolti: il Sindaco non ci aveva detto che vinte le elezioni regionali il porto di Anzio avrebbe avuto un avvio immediato? Stiamo ancora aspettando notizie in merito!”.