Pranzi di Ferragosto al Parco delle Vittorie: un successo

Il Faro on line – Un successo il pranzo di ferragosto organizzato dai soci del Parco delle Vittorie, all’ombra dei secolari pini e del medievale castello dei Nobili Sforza Cesarini all’ora padroni di Ardea. Tanti i commensali che hanno potuto gustare le abbondanti e gustose  pietanze elaborate dal socio Ottorino,  un  un provetto cuoco d’eccezione (nella foto) in collaborazione con tanti aiutanti, pietanze che una settimana fa sono state apprezzate e gustate anche dalla scolaresca tedesca di Arlem Rielasingen-Worlblingen ospiti del sindaco Eufemi. Oltre duecento i commensali, che hanno pranzato ascoltando della buona musica, per la verità diffusa con qualche decibel di troppo che comunque non ha fatto desistere tra una pietanza e l’altra i partecipanti a cimentarsi sulla pista da ballo. Tanti i bambini che hanno usufruito dei giochi saltando da un gonfiabile all’altro seguiti e controllati dalle amorevoli attenzioni del personale specializzato. Quest’ultimi hanno interessato i bambini apparendo truccati da animali e a loro volta hanno  truccato le facce dei ragazzi con i loro animali preferiti. Una giornata spensierata trascorsa dalle famiglie giunte da ogni quartiere di Ardea riunite sotto la rupe grazie all’associazione Parco delle Vittorie che ha attrezzato un parco giochi e ristoro fisso bonificando quello che era da decenni un angolo più somigliante alla foresta vergine che ad un luogo archeologico e turistico del territorio malgrado le tante difficoltà burocratiche che si sono interposte per l’apertura, difficoltà che con pazienza, legalità e con la scelta di tecnici preparati e di fiducia hanno superato, senza alcun contributo pubblico. Soddisfatti i soci dell’associazione per con la gioia ed il ringraziamento che l’intera popolazione gli ha dimostrato. Il lavoro di questi giovani ragazzi (si fa per dire) è stato ripagato dalla presenza continua e numerosa delle famiglie di Ardea che come in tutti i paesi civili hanno un luogo dove trascorrere gioiosi e tranquilli ore di svago.
Luigi Centore