Consorzio di Bonifica, ‘Intervenga la Provincia’

19 agosto 2010 | 18:21
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Consorzio di Bonifica, ‘Intervenga la Provincia’

Il Pd di Latina chiede un sostegno al Palazzo del Governo per i lavoratori senza stipendio

Il Faro on line – “Seguiamo con grande apprensione la situazione dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Latina, rimasti senza stipendio a causa della grave mancanza di liquidità dell’ente”. Così il gruppo consiliare del Pd di Latina commenta la situazione che riguarda i dipendenti della società. “Innanzitutto, intendiamo manifestare la nostra piena solidarietà ai lavoratori, tuttavia siamo convinti della necessità di promuovere azioni concrete finalizzate a risolvere la questione. Alla base di questa vicenda c’è la Regione Lazio, la cui cronica mancanza di liquidità, nonché il forte indebitamento, impediscono l’erogazione al consorzio delle somme attese e necessarie per il pagamento degli stipendi a quelle circa 150 persone. Tuttavia, non riusciamo a non individuare quale concausa anche le somme che Acqualatina deve al consorzio (circa 6 mln di euro) e che non intende ancora versare. Insomma, sulla carta il Consorzio di Bonifica avrebbe tutte le risorse necessarie e forse anche di più, ma non riesce ad incassarle. Davanti a questa paradossale situazione la Provincia (nella foto, il Palazzo del Governo) non può restare indifferente. Pensiamo che debba essere istituito immediatamente un tavolo interistituzionale con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti: lavoratori, consorzio, Regione e Provincia, ecc. L’Amministrazione Provinciale di Latina è l’ente che fa da intermediario tra regione consorzio per l’erogazione di contributi, perciò crediamo che essa debba effettuare un’anticipazione di cassa al consorzio, al fine di tranquillizzare una situazione davvero incresciosa, e successivamente pressione politica sulla Regione affinché rispetti tempestivamente i propri impegni economici. Questa è la linea che intendiamo seguire e per la quale chiederemo immediatamente la convocazione della Commissione lavoro, mentre per la ripresa dell’attività, ormai imminente dopo la pausa estiva, pensiamo di riportare la discussione nella sede del consiglio provinciale. Ci sentiamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie e lo dimostreremo con atti concreti nelle sedi e nelle forme che ci sono concesse”.