Edilizia regolare, abusiva… e sviste tecniche

24 agosto 2010 | 15:14
Share0
Edilizia regolare, abusiva… e sviste tecniche

Valtere Roviglioni interviene sulla diatriba del terreno conteso tra Ardea e Pomezia

Il Faro on line – “Volante Policarpo presidente del Consiglio comunale, non firma la delibera per far accorpare catastalmente un appezzamento di terreno situato nel comune di Ardea. Il terreno pomo della discordia tra le amministrazioni di Pomezia ed Ardea è quello che sta al confine tra la Pontina Vecchia ed il fiume (vedi foto). Si tratta di un terreno sul quale sono stati edificati diversi complessi immobiliari con tanto di permesso a costruire da parte del comune di Pomezia pur essendo di giurisdizione di Ardea”.
E’ quanto afferma Valtere Roviglioni che interviene sulla diatriba che, stando alle voci, sembrerebbe poter raggiungere il tribunale oltre che alla Corte dei Conti per non aver Ardea “tutelato i redditi provenienti da quei terreni”.  

“Il presidente Volante grida allo scandalo. Uno scandalo che ben altri del comune di Ardea avrebbero dovuto gridare prima. Durante la costruzione dei manufatti in questione che venivano costruiti su terreni inseriti nelle mappe catastali al territorio del comune di Ardea. Come può essere avvenuto la ‘svista’? Catastalmente i terreni sia di Pomezia che di Ardea sono ancora  tutti censiti al nuovo catasto terreni nel comune di Pomezia mentre i manufatti edificati regolarmente o abusivi del comune di Ardea sono censiti all’urbano come è giusto nel comune di Ardea come è giusto che sia. I tecnici dei due comuni non hanno visto nulla nessuno, non  hanno controllato? E il proprietario, una società  facente capo ad un noto esponente pometino ha potuto edificare. Purtroppo l’alta professionalità tecnica, l’ottima conoscenza del territorio rutulo e pometino, non è sfuggita al rutulo presidente del consiglio ardeatino Policarpo Volante.

I complessi immobiliari costruiti sui terreni ricadenti nel comune di Ardea, e non avendo l’ufficio urbanistica del comune autorizzato alcuna costruzione, queste risulterebbero per Ardea abusive e quindi soggette ad essere dichiarate costruzioni abusive.

“Ancora una volta per ‘sviste tecniche’ qualche imprenditore potrebbe rimetterci una fortuna. E, qualora venisse riscontrato dolo, rischierebbe di finire in tribunale non soltanto per abuso edilizio ma per ben altro. Figuriamoci poi se dovessero essere coinvolti politici come è successo per altri casi al comune di Pomezia e Ardea. In passato la costruzione del tristemente noto complesso immobiliare delle Salsare per una “svista” fu costruito su un’area archeologica in quanto il diniego delle belle arti arrivò per sbaglio al comune di Pomezia quando già da anni era divenuta Ardea comune autonomo. Sembra che lo stesso presidente sia intenzionato ad inviare il tutto alla Procura di Velletri ed alla Corte dei Conti”.