Festa medievale a Pratica di Mare

29 agosto 2010 | 23:50
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Festa medievale a Pratica di Mare

Migliaia di persone hanno assiepato il borgo antico

Il Faro on line – Una giornata importante si è consumata sabato 28 agosto 2010 presso il Borgo di Pratica di Mare. Anzi, per quel giorno, come testimoniato dalla superba scritta che campeggiava all’ingresso del borgo, il nome è stato riportato a quello antico di “Civitas Patrica”, la città del padre, chiaro riferimento ad Enea, fondatore di Lavinium, nome precedente dell’insediamento. L’evento è stato promosso dalla Pro Loco di Pomezia e patrocinato dalla Regione Lazio, si è trattato di una grande “Festa Medievale” che ha potuto vantare il concorso di decine di associazioni, di artisti e di artigiani. Migliaia le persone intervenute e che hanno assistito dalle 17.00 alle 22.00 al susseguirsi di eventi e spettacoli. Il periodo affrontato andava dal 1200 al sedicesimo secolo, e vedeva sempre il nostro territorio come protagonista. Se la Compagnia d’Arme “Sancto Eramo” ha presentato combattimenti tra cavalieri, il tiro con l’arco e un accampamento medievale per ricordare che il nostro territorio ha ospitato una mansione dei Cavalieri Templari, l’asse portante è stato il racconto della giornata di Domenica 8 Maggio 1588, messa in scena del Gruppo Storico Lavinium e dalla Compagnia Teatrale Talia, entrambe emanazione dell’Associazione Culturale Tyrrhenum.

Si è voluto raccontare quel gravissimo episodio avvenuto oltre 4 secoli fa, tramite lo sbocciare di una storia d‘amore tra una principessa ed un popolano che viene bruscamente interrotta dall’arrivo dei pirati. Molto apprezzato il concerto di musica rinascimentale che ha visto al liuto Fabrizio Carta e alla voce Giulia Manzini, lo sottolineiamo: artisti locali. Tantissimi gli spazi espositivi di artigiani del ferro, del vetro, del decoupage, del ricamo, della ceramica, ecc. Tra le associazioni: Fare Verde, CAMS, Minerva Tritonia, Tyrrhenum, Parco Letterario “Publio Virgilio Marone”. Inoltre, si notavano strani alchimisti, cartomanti, erboristi, realizzatrici di bambole di pezza, frati distillatori e, molto fotografata, la tenda delle meretrici. L’estemporanea di pittura, legata all’iniziativa, è stata vinta da Annamaria Dezi. Per cena sono stati serviti cibi preparati con ricette medievali. Infine, è stata messa in scena la serata dell’8/5/1588: una grande “Festa della Primavera”, con canti, balli, fuochi e vino, interrotta dall’assalto dei pirati algerini di Assan Agà: uccisioni, razzie ed il rapimento di 103 persone di cui non si seppe più nulla. Sono state lette alcune delle descrizioni dei rapiti, che ben ci parlano del periodo e della tragedia che visse il nostro territorio. Al temine si è levato un applauso all’indirizzo di Mario Bianchi, Presidente della Pro Loco di Pomezia, autore delle ricerche che hanno riportato alla luce importanti pezzi della nostra storia. Sinceri ringraziamenti vanno alla famiglia Borghese, alla Parrocchia di San Pietro Apostolo, al Comune di Pomezia per il patrocinio gratuito, al parrucchiere Roberto di “Dacci un Taglio” e alle decine e decine di volontari che, per tutto il sabato e anche la domenica (ma anche per l’impegno organizzativo nelle settimane precedenti), hanno montato, smontato, trasportato, cucinato, cucito, presentato, recitato e faticato per realizzare un evento che da tanta soddisfazione per aver recuperato alla coscienza comune un brano importante della vita del nostro territorio, e per la consapevolezza che la tantissima gente intervenuta ha dimostrato di capirlo ed apprezzarlo.
Stefania Carlucci