‘Ardea e le contraddizioni del Presidente del Consiglio’

6 settembre 2010 | 23:49
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‘Ardea e le contraddizioni del Presidente del Consiglio’

Roviglioni e Delli Colli (Idv): ‘Prima i dubbi, poi il voto e alla fine nega la firma’

Il Faro on line – “E’ inquietante il modo di operare dell’amministrazione ardeatina, le dichiarazioni che arrivano da autorevoli esponenti di palazzo non lasciano margini ad equivoci”. Valtere Roviglioni (nella foto) e Alberto Delli Colli rappresentanti politici di Italia dei Valori di Ardea passano nuovamente all’attacco e prendono di mira il presidente del Consiglio.
“Il Geometra Volante – spiegano – in merito ai terreni contestati nei confronti del Comune di Pomezia, prima mette in dubbio l’appartenenza, poi nello stesso Consiglio vota a favore, per poi tornare a negare la firma nella delibera riparatrice che ridisegnava i confini del comune di Ardea. Volante in una dichiarazione ai giornali propone una tavola rotonda con periti super parters per stabilire definitivamente i confini dei due comuni. Si da il caso che le planimetrie siano state redatte e sottoscritte tramite un decreto del Presidente della Repubblica, non sarà certo il Volante di turno o gli interessi di qualche piccolo ras locale a modificare un decreto Presidenziale”.
“Volante – spiegano – si spinge perfino a rassicurare gli esercizi commerciali che in ogni caso secondo lui non verranno toccati da provvedimenti di revoche per le autorizzazioni. Riteniamo utile ed indispensabile la presenza di attività commerciali e turistiche, uniche micro economie che rappresentano in parte una risposta alla crisi occupazionale che sta investendo il territorio, evidentemente le amministrazioni di Ardea e Pomezia si devono impegnare a trovare soluzioni che nella legalità e nel rispetto delle regole consentano la continuità delle attività, non sarà certo il Volante con i continui stop and go a determinare gli esiti”.
“Nel frattempo – concludono Roviglioni e Delli Colli – non ci sorprende il silenzio del Sindaco che aspetta le indagini della magistratura per rivendicare eventuali successi ed addebitare come è suo solito le responsabilità ad altri”.