L’Idv: ‘Zappalà non pensi di potersi scegliere l’avversario’

6 settembre 2010 | 01:24
Share0
L’Idv: ‘Zappalà non pensi di potersi scegliere l’avversario’

Polemico Enzo De Amicis, segretario provinciale del partito di Di Pietro

Il Faro on line – “E’ tutto singolare in questa Città. Il centro-destra che è riuscito a governare Latina per anni e partiti come Forza Italia che hanno fatto all’interno di questa maggioranza una opposizione disinvolta e a volte grottesca. Ma piu’ singolare è il fatto che uno degli aspiranti Sindaco, l’On. Zappalà (nella foto) si permette il lusso a nome del Pdl di scegliersi il candidato Sindaco dell’altro schieramento”. A polemizzare è Enzo De Amicis, segretario provinciale dell’Italia dei Valori.
“Non si capisce – continua De Amicis in una nota –  se per un accordo sotterraneo o perché lo ritiene, anche se dice diversamente, un avversario senza alcuna possibilità di competere contro il centro-destra. Le stranezze della politica di questa Città che mediaticamente subisce l’effetto soltanto di annunci ad effetto e che non riesce a trovare una propria identità culturale ed emotiva. Ritengo che non deve esserci un modello prefigurato, né un traguardo prefissato, ma piuttosto un momento problematico, caratterizzato da ricchezza della vita sociale, da forte spirito critico, da un serio confronto di contenuti programmatici da una originale ed aperta esperienza politica.
Non deve oggi, esserci, per contribuire tutti a voltare pagina in questa Città, niente di definito o “impacchettato”, tra l’altro con il contributo degli avversari. Quello che noi mettiamo in campo, e sperando in tutte le altre forze politiche del centro-sinistra, non è un approdo, ma una preparazione scrupolosa e responsabile per la prossima scadenza elettorale.  Fino ad adesso – conclude l’esponende del partito di Di Pietro – le posizioni assunte dal PD ci sono apparse non collegate a scelte precise né ad un chiaro disegno strategico, espressivo piuttosto di incertezza e di una certa incapacità di assumere responsabilità, che per Latina, sono difficili.Cio’ nulla toglie che c’è ancora tempo per un discorso con un senso compiuto, con una logica assolutamente evolutiva, delineando una reale possibilità di alternativa democratica”.