‘Canali di bonifica: non è così che si gestisce il territorio’

14 settembre 2010 | 23:37
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‘Canali di bonifica: non è così che si gestisce il territorio’

Il monito di Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione progetto Futuro

Il Faro on line – “E’ inconcepibile che i canali di bonifica vengano gestiti in modo così miope. O forse, a voler pensar male, gestiti con un occhio tutt’altro che miope ma ‘selettivo’, tanto da pulire dove  c’è la casa di un consigliere e non pulire dove al contrario c’è la casa di qualcuno che, secondo gli standard bulgari di quest’amministrazione comunale, dà fastidio’.
A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro, e il casus belli è ancora una volta la gestione dei canali di bonifica.
“Parlo al consigliere Scarabello perché è lui il responsabile di quel settore – afferma Russo D’Auria – ma la questione riguarda la gestione del Comune nella sua totalità. Basta guardare la differenza di pulizia su un tratto dello stesso canale per rendersi conto che qualcosa non quadra. O siamo di fronte ad un’inconcepibile distrazione di chi è preposto alla pulizia e ad una totale mancanza di controllo di chi è preposto ad esso, oppure –peggio – siamo di fronte ad una strategia punitiva verso chi non è allineato alle posizioni del Comune, contro chi si permette di criticare e sollevare problemi. In entrambi i casi il risultato è lo stesso: alcune zone del paese vengono praticamente abbandonate a se stesse, esattamente l’opposto della missione per cui alcuni cittadini – normalmente chiamati ‘politici’ – vengono eletti: cioè fare il bene del paese”.
La zona di cui parliamo – spiega infine Russo D’Auria – è quella che collega via Monte Solarolo con via Coni Zugna. I fatti che raccontiamo sono visibili a occhio nudo da chiunque passi di lì. Chiunque… tranne ovviamente chi è preposto al controllo”.