Serpente in giardino, interviene la forestale

17 settembre 2010 | 15:41
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Serpente in giardino, interviene la forestale

Il Rettile è stato prelevato, classificato e liberato nella foresta del Parco Nazionale del Circeo

Il Faro on line – Nel primo pomeriggio di ieri il personale del Corpo forestale dello Stato è stato contattato dai vigili del fuoco per la presenza di un serpente all’interno del giardino di un’abitazione al centro di Latina. Gli inquilini di una villetta con giardino erano intimoriti dal fatto che questo serpente stazionasse nel loro giardino, avvolto attorno ad un alberello, ed anche stupiti dalla presenza dei serpenti in città. L’intervento del personale specializzato della forestale ha fatto in modo che il serpente venisse prelevato, classificato e liberato nella foresta del Parco Nazionale del Circeo. Si trattava di un comunissimo Biacco (Coluber viridiflavus), adulto, lungo circa 130 centimetri, non velenoso, ma dotato di una certa aggressività, essendo un ottimo predatore, che può spaventare per il suo comportamento di non indietreggiare di fronte ai nemici, uomo compreso. Da un rapido sopralluogo sono state trovate nelle vicinanze anche le spoglie di due giovani, morti da tempo.
“La presenza di qualche serpente in città – spiega il vice questore aggiunto della forestale Alessandro Bettosi – è tutt’altro che sporadica, ma non viene notata per il carattere timido ed elusivo tipico di questi rettili, ed è associata alla possibilità di trovare cibo disponibile, soprattutto  piccoli roditori. Le segnalazioni che ci giungono sono quasi sempre riferite a vipere, anche se in tutti gli interventi effettuati non si è mai riscontrato la presenza di questi serpenti velenosi, peraltro gli unici dotati di veleno nel nostro Paese. Dalla nostra esperienza emerge invece cha a fare le spese della somiglianza con le vipere sono le innocue bisce d’acqua, dette anche natrici (Natrix natrix), uccise inutilmente, che al contrario del biacco non hanno nemmeno un carattere combattivo, ma soffiano e sibilano per intimorire chi le spaventa, suscitando paura in persone inesperte”.

Curiosità:
Il biacco (Coluber viridiflavus) è probabilmente il serpente che più comunemente incontriamo in campagna, sia in terreni soleggiati sia in luoghi più umidi come le rive dei corsi d’acqua. La sua colorazione è scura nelle parti superiori, chiara in quelle ventrali. Il capo e il dorso hanno screziature di color giallo/verde che formano una specie di reticolo. In media gli adulti raggiungono i 120/130 cm, talvolta sfiorano i 2 m. Si nutre di altri rettili (lucertole o altri serpenti, vipere comprese), uccelli, rane e piccoli roditori come ratti e topi. Se disturbato dall’uomo, preferisce la fuga, ma, non riuscendo, non esita ad affrontare l’aggressore, difendendosi energicamente con ripetuti morsi. Ad ogni modo, vi sono persone che da anni convivono con un biacco in giardino, grate del suo apprezzabile lavoro di guardia e pulizia rivolto contro topi, ratti e talpe.
È in assoluto il serpente con più soprannomi. Tra i più curiosi ci sono quelli di “frustone”, legato alla fantasiosa credenza popolare secondo cui potrebbe usare il proprio corpo per assestare dolorose frustate; od anche quello di “milordo”, per la sua livrea scura che ricorda quella di un elegante abito da sera.
Il biacco, come le bisce d’acqua ed altri serpenti non velenosi, è protetto a livello regionale dalla Legge della Regione Lazio 5 aprile 1988 n.18 soprattutto per la notevole attività di caccia sia nei confronti di vari roditori selvatici (ratti, topi, arvicole,..), sia verso insetti nocivi per i raccolti come locuste e cavallette.