‘Metro tramvia: un’opera importante’

18 settembre 2010 | 01:51
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‘Metro tramvia: un’opera importante’

L’intervento del consigliere regionale Stefano Galetto

Il Faro on line – “Le dichiarazioni degli ultimi giorni riguardo la
realizzazione della metro tramvia di superficie sono, a mio giudizio,
tendenziose. Ribadisco che la metro tramvia è senza ombra di dubbio
un’opera estremamente utile alla città per rendere veloci i collegamenti
tra il centro urbano, la stazione ferroviaria e i quartieri periferici
dell’area urbana, senza tralasciare i benefici che può apportare per lo
smaltimento del volume di traffico”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Stefano Galetto (nella foto)
che prosegue: “Mettere in dubbio, o peggio, negare alla città la
realizzazione dell’opera farebbe svanire la possibilità di utilizzare i
finanziamenti già stanziati per un totale di 140 milioni di euro, dei
quali 80 stanziati dallo Stato e 60 dai privati. E’ facilmente
immaginabile la ricaduta dannosa che causerebbe la rinuncia a tali
finanziamenti, soprattutto dal punto di vista sociale: verrebbe meno la
possibilità di creare occupazione  – nuovi posti di lavoro – nel medio e
nel lungo periodo”.

“Concordo che per l’iter realizzativo –
spiega – deve essere garantita la certezza degli atti amministrativi, ma
anche in questo senso l’operato della precedente amministrazione è
andato nella direzione giusta e ogni passaggio amministrativo è stato
sottoposto, ed approvato, dal Consiglio Comunale. Viene da chiedersi se i
dubbi e le esternazioni di questi giorni da parte del Commissario
Prefettizio, che tra le altre cose sconfinano rispetto al proprio ruolo,
non siano l’ennesimo capitolo della damnatio memoriae cui via via viene
sottoposto tutto l’operato della precedente amministrazione.
Viste
le premesse, dovremmo forse aspettarci l’arrivo delle ruspe in città per
demolire, ad esempio, l’Università o la scuola per l’infanzia di B.go
S. Michele? O ancora, dovremmo attenderci che per esempio siano
smantellati i punti luce che hanno reso più sicure le nostre strade o la
pista ciclabile di via del Lido? Vedremo l’eliminazione delle rotatorie
ed il ritorno ai semafori? Torneremo a vedere il campo nomadi nel
centro della città perché lo smantellamento era un atto razzista?”.

“Queste
sono domande nemmeno troppo retoriche, dal momento che le bellissime
fontane di abbellimento delle rotatorie sono state già spente.
Anzi,
mi aspetto che tra qualche tempo qualcuno definirà l’Adunata Nazionale
degli Alpini come l’invasione di un esercito nemico che
l’amministrazione Zaccheo non è stata militarmente capace di respingere.
È assurdo! Credo che tutta la città in questo momento sia in balìa di
atteggiamenti schizofrenici di settori ella ex maggioranza che mirano a
distruggere l’immagine della precedente guida amministrativa e allo
stesso tempo vogliono essere gli unici attori delle pur tante cose
positive realizzate nelle ultime due Consiliature, dimenticando la
compattezza con la quale tutta la ex maggioranza ha votato i
provvedimenti in sede di Consiglio Comunale. Gli stessi personaggi,
anche nel centro-sinistra, che oggi inneggiano all’operato commissariale
dimenticano che provvedimenti come l’ERP, il Piano Campeggi e
l’apertura delle nuove aree di sosta, quale quella di via Neghelli e
nell’area dell’ex ORSAL, in quest’ultimo periodo hanno subito la
regolare evoluzione della prassi burocratica di tutti gli atti voluti e
avviati dalla precedente amministrazione i quali erano in via di
completamento”.

“L’unico risultato, a mio avviso, cui si è
pervenuti durante la fase commissariale è stato l’annullamento del
Raduno degli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza e il rischio
assai concreto di veder svanire la possibilità di ospitare il Raduno
Nazionale dei Bersaglieri; vale a dire un’altra occasione persa per
tutta la città e per l’indotto.
Credo che tutte le forze politiche
che vogliono il bene di Latina debbano distanziarsi da certe prese di
posizione e lavorare affinchè non si perda l’opportunità di utilizzare
140 milioni di euro di finanziamenti pregiudicando la realizzazione di
un’opera tanto importante che renderebbe la città più moderna e con uno
standard di servizi più in linea con la media europea. Si correrebbe il
rischio di farsi del male gratuitamente e, a Latina, non possiamo
permettercelo”.