Cimitero Strimpelli nella bufera

23 settembre 2010 | 01:13
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Cimitero Strimpelli nella bufera

Cittadini sul piede di guerra: ‘Inammissibile lo stato di abbandono dell’area’

Il Faro on line – Dopo le fotografie pubblicate dall’assessore all’ambiente Nicola Petricca che mostra il cimitero di via Strampelli come un cimitero degno di questo nome, (foto scattate soltanto in due o tre angoli  ben curati del cimitero), altri scatti ne testimoniano lo stato di abbandono. Il degrado, non da certo lustro all’amministrazione comunale e, ancor meno, a un sindaco come Carlo Eufemi sensibile a certi problemi e tutore della legalità e del decoro urbano. Le foto fatte pubblicate dall’assessore hanno irritato non pochi cittadini. A reclamare, non soltanto il turbolento Boni Marco, ma Susanna Acquarelli, la quale ci tiene a precisare che in questa protesta “non c’è nulla di personale”. “Non voglio – ha spiegato – essere identificata come la sorella del consigliere di maggioranza Fabrizio Acquarelli presidente della commissione urbanistica comunale, ma come madre di un ragazzo di venti anni che in questo luogo riposa”.
Ancora più rammaricato Massimo, marito di Susanna e nipote di un immarcescibile consigliere comunale in carica. Massimo nel mostrare lo stato di abbandono ci dice: “Io ho qui da poco tumulato mio padre, credo di aver il diritto di pretendere un cimitero degno di questo nome”.
Certo, le foto scattate oggi, sembrano dimostrare che c’è chi mente sapendo di mentire. Come si evince dalle foto è ben visibile l’erba alta, lo stato dei lavori fermi, i loculi ancora sotto sequestro giudiziario, i marciapiedi divelti, i tubi dell’acqua gettati in terra come aveva segnalato il giovane Marco. Va comunque fatto notare che l’amministrazione comunale con i soldi pubblici paga lavori edili comprensivi dell’installazione di ponteggi intorno a tutto il manufatto che ospita i loculi, lavori di impermeabilizzazione che sarebbero dovuti terminare prima delle piogge. Infine, per l’inottemperanza sulle norme di sicurezza, il Rup, forse dovrebbe avvertire la Asl come previsto dal D.Lgs. 81/09. L’assessore Petricca dovrebbe oltre che far mantenere in ordine il sacro luogo, difendere i soldi pubblici: basterebbe prendere esempio dal sindaco Eufemi che, ha difeso i soldi pubblici, incatenandosi addirittura in banca.
Luigi Centore