‘Scuole di Latina: è emergenza posti’

24 settembre 2010 | 00:34
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‘Scuole di Latina: è emergenza posti’

Visari (Pd): ‘Proporremo un piano organico di ampliamenti’

Il Faro on line – “In questi giorni di avvio del nuovo anno scolastico abbiamo dovuto registrare alcuni problemi che finora non si erano mai palesati in modo così evidente: le nostre scuole non sono in grado di accogliere l’utenza cittadina”.
Sono le parole di Mauro Visari, consigliere provinciale che punta il dito nei confronti della politica del centrodestra. “Negli ultimi 10 o 15 anni il settore urbanistica del Comune di Latina ha rilasciato una grande quantità di licenze edilizie, soprattutto in alcuni borghi, provocando una vera e propria esplosione di richieste di ingresso alla scuola materna. Alcune scuole di borgo sono in difficoltà perché non riescono a far fronte all’improvviso aumento delle richieste, così in questi giorni, stanno rifiutando l’immissione di nuovi bambini.

“Questo fatto – prosegue – è di una gravità inaudita, infatti, si rifiuta l’ingresso a scuola ad alcuni bambini che saranno costretti ad andare in centro. Tale situazione causa disagi familiari, mancata socializzazione dei bambini e integrazione nel proprio quartiere, traffico in aumento sulle strade cittadine durante gli orari di ingresso e uscita dalle scuole”.

”Questo succede perché al Comune di Latina nessuno ha mai pensato di mettere in relazione i dirigenti all’urbanistica e alla edilizia scolastica, ma soprattutto nessuno ha mai pensato che ad ogni nuovo massiccio intervento edilizio deve corrispondere uno standard di servizi adeguato: scuole, servizi sociali e sanitari, verde pubblico. Questo fenomeno non è mai stato monitorato seriamente. Alcuni anni fa le sezioni scuola materna nella città di Latina erano 13, lo scorso anno 8, quest’anno sono ridotte a 7”.

“Effetto Gelmini? Oppure effetto dell’incapacità amministrativa di questi anni? In ogni caso, siamo di fronte ad una nuova emergenza da affrontare. Da parte nostra, proporremo, in vista della prossima tornata elettorale, un piano organico di interventi di ampliamento e costruzione di istituti scolastici adeguati alle rinnovate esigenze della città. I nostri borghi – conclude – non sono più i piccoli centri agricoli e di campagna di qualche anno fa, ormai sono veri e propri centri urbani a cui far corrispondere una rete di servizi minimi adeguata. Una società che non si occupa dei bambini è senza futuro”.