Polizia municipale ridotta all’osso

24 settembre 2010 | 00:39
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Polizia municipale ridotta all’osso

Servizi in diminuzione e pratiche in aumento sulle scrivanie

Il Faro on line – Se la polizia municipale di Pomezia piange, quella di Ardea certo non ride. Mentre Pomezia sembra avere soltanto il problema della mancanza di vestiario da far indossare agli agenti, Ardea ancor più grave, non ha proprio agenti. La situazione del comando della polizia municipale di Ardea resta con servizi ridotti, con pratiche che si accumulano e con una situazione di controllo del territorio maggiormente affidata ai carabinieri di Tor San Lorenzo e Ardea. Infatti già attualmente il personale della municipale rutula è in formazione ridotta.
Dal tempo dell’amministrazione del sindaco Martino Farneti, che assunse venti unità successivamente grazie a una legge di Stato che consentiva a chi era in servizio da più di tre anni di poterci restare. Con questa legge il comando della municipale salì a trentadue unità, oggi ridotte per pensionamento, per trasferimenti, per  libera scelta di dimettersi da agenti… sono arrivati a circa trenta unità. Un organico esile per un paese di oltre quarantamila residente senza contare il forte incremento nei mesi che va dalla chiusura delle scuole alla riapertura.
In quest’ultimo periodo in genere vengono assunti degli stagionali che se pur armati di buona volontà, con poca o niente esperienza. Stagionali i quali dovranno lasciare il servizio se non rinnovati o sostituiti da fine mese, ma di fatto è come se già non ci fossero più in quanto devono assentarsi per usufruire delle ferie in quanto qualora non rinnovati le perderebbero. L’incertezza del rinnovo sta mettendo in crisi il comando privando di tanti servizi utili i cittadini. Davanti alle scuole il servizio non è assicurato, tanto che gli autisti dei pulmini degli scuola bus, come gli automobilisti in genere parcheggiano dove e come meglio credono, mettendo a rischio di investimento i bambini degli asili: una situazione che è stata fatta notare proprio questa mattina al corpo insegnante e ai responsabili dell’asilo delle suore di Rio Torto.  
Purtroppo la delega al personale è ancora ad interm al sindaco malgrado che fossero state esaudite dal primo cittadino le passate richieste di un consigliere di essere delegato al personale. Ma, all’ultimo, non ha ritirato la delega. Comportamenti questi che nuocciono alla società tradendo gli impegni per cui si è stati eletti consiglieri comunali. Ripetendo una frase manzoniana: “Se uno il coraggio non c’è l’ha”.
Luigi Centore