Un nuovo nome per l’università di Pomezia

28 settembre 2010 | 18:21
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Un nuovo nome per l’università di Pomezia

Ad annunciarlo è stato il sindaco Enrico De Fusco

Il Faro on line – Un nuovo logo e un nuovo nome per l’università di Pomezia che diventerà nel tempo il “Campus degli studi e delle Università di Pomezia”. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco che è voluto intervenire dopo le troppe voci dell’ultimo periodo che davano per certa l’uscita de La Sapienza dal sito di Pomezia. Il sindaco Enrico De Fusco ha chiarito – senza più equivoci – il futuro del Campus Selva dei Pini. “Dopo un periodo di necessari confronti, lo scorso giovedì siamo riusciti ad arrivare ad un accordo con i presidi delle Facoltà de La Sapienza di Roma ospiti nel polo di Pomezia (Economia, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione): i corsi proseguiranno almeno fino alla loro naturale conclusione (II e III anno) e gli studenti potranno seguire le lezioni e sostenere gli esami nella sede di Pomezia”. Il timore della imminente chiusura risulta dunque infondato. “Domani pomeriggio – ha aggiunto De Fusco – insieme al Rettore de La Sapienza Frati incontrerò la Provincia e la Regione ed insieme redigeremo un nuovo protocollo di intesa che stabilisce nei dettagli i percorsi di studio che si svolgeranno al Campus universitario, un piano di sviluppo e promozione del campus studi per il futuro”.
Solo per scienze delle comunicazioni ci sono ancora dei problemi ma interni alla facoltà che sono in fase di soluzione.
“Spero davvero – ha detto il sindaco di Pomezia – che le chiacchiere ora possano lasciare il posto al lavoro serio e che studenti e famiglie si tranquillizzino. La nostra università non chiude anzi si arricchirà di offerte e servizi”. Ed il riferimento diretto è all’arrivo della Lum – Libera Università del Mediterraneo – che sta avviando i corsi completi (tre più due di specialistica) di giurisprudenza ed economia. “Si tratta di corsi quinquennali prestigiosi – ha precisato il sindaco – visti i curriculum degli insegnanti che avremo a disposizione ma a costi estremamente popolari, visto che non supereranno quelli delle università pubbliche, seguendo gli stessi parametri legati al calcolo del reddito. Un’opportunità quindi per avere un’offerta didattica diversa da quella stabilita con La Sapienza”. La serietà della Lum – ha aggiunto il presidente del Consorzio universitario Piergiorgio Crosti – è provata dal fatto che “stiamo siglando un ulteriore accordo con la Confapi – Confederazione delle piccole e medie Imprese – che darà l’opportunità ai nostri iscritti di effettuare degli stage retribuiti presso aziende qualificate, cosa che faciliterà il successivo inserimento nel mondo del lavoro”.
Tra le novità più vicine anche l’eventualità dell’apertura qui a Pomezia del corso di laurea in farmacia, corso perfettamente adattabile al tessuto economico del territorio “che potrà quindi dare vere opportunità di lavoro a tanti giovani”.
Passaggi importanti che rispondono alle chiacchiere degli ultimi mesi dunque, da quando lo scorso marzo il Senato Accademico de La Sapienzacomunicò la probabile chiusura del sito di Pomezia. “Da allora abbiamo avviato una serie di incontri – ha concluso il sindaco – dovevamo evitare che Pomezia rimanesse senza quello che per noi è il fiore all’occhiello della città. Abbiamo trovato ampia disponibilità da parte della Lum, appunto, e ritrovato la giusta armonia con La Sapienza. Entrambe oggi convivranno nel campus di Pomezia per dare ai nostri studenti servizi d’eccellenza”.
Nei locali del campus troveranno inoltre ospitalità alcune classi del liceo scientifico di Pomezia (che sarà interessato a lavori di ampliamento) che altrimenti avrebbero dovuto utilizzare la palazzina di via La Marmora di proprietà della Provincia di Roma. “Le scuole superiori non sono di nostra competenza – ha spiegato il sindaco – ma non potevamo permettere che i nostri studenti venissero trasferiti in aule non agibili, non idonee all’attività didattica. Qui c’è posto ed è bello pensare che il campus degli studi e delle Università di Pomezia possa diventare anche luogo di incontro e crescita dei nostri ragazzi che qui , ci auguriamo, proseguiranno i loro studi”.