‘Osservazioni all’organizzazione sanitaria’

30 settembre 2010 | 15:33
Share0
‘Osservazioni all’organizzazione sanitaria’

i medici della provincia di latina incontrano il presidente cusani

Il Faro on line – Tre sono gli incontri programmati dall’Ordine dei Medici della provincia di Latina tesi ad offrire ai propri iscritti la possibilità di confrontarsi con il presidente Armando Cusani in merito al documento: “Osservazioni all’organizzazione sanitaria proposta dalla gestione Commissariale – Manifesto per la Sanità”.
Un documento, è bene ripetere, costruito su 40 pagine, capace di offrire risposte praticabili per una sanità moderna ed equa, dove l’esigenza di ospedalizzazione si affiancata ad una deospedalizzazione costruita sul territorio, valorizzando sia quella pubblica che privata.
Il presidente Cusani ha accolto con entusiasmo il percorso tracciato dal presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni Maria Righetti, coadiuvato dal delegato alle politiche della sanità provinciale Franco Tuccinardi, e nei due incontri già svolti, a Latina presso la sala convegni dell’Ordine e a Sperlonga presso l’ex chiesa di Santa Maria, il bilancio di partecipazione e interesse della classe medica pontina è stato notevole.
Sull’intrapresa “crociata” il presidente Cusani ha inoltre coniato un efficace slogan: “Mobilitazione delle coscienze per una sanità giusta”.
Mobilitazione delle coscienze a tutti i livelli di responsabilità, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche all’interno della filiera che regge l’impalcatura democratica, perché la battaglia da combattere è veramente dura.
Fil rouge che sta legando ogni intervento del presidente Cusani riguarda in via principale la deficitaria organizzazione sanitaria offerta dalle gestioni commissariali, ieri come oggi.
“Il Commissariamento è una misura straordinaria – afferma – che si è di fatto sostituito al regime ordinario, nel Lazio una consuetudine ormai, che non trova precedenti. Perché mentre per il Presidente della Regione il diritto alla salute è per i suoi cittadini un diritto irrinunciabile e per questo senza prezzo, per il Commissario alla Sanità, suo malgrado e siamo sufficientemente onesti per comprenderne le ragioni, la salute diviene un fattore eminentemente economico perseguibile secondo logiche esclusivamente aziendalistiche ove paradossalmente la tutela della vita umana diviene inconciliabile con la ristrettezza delle risorse.  
Ben si staglia quindi la definizione atecnica di Commissario del Budget piuttosto che della sanità, poiché è la gestione delle risorse, la loro distribuzione e il loro recupero la missione preponderante del Commissario, non certamente la produzione di salute per i cittadini.
Riteniamo per tali ragioni che questo non possa soddisfare l’interesse della Regione e invitiamo il Presidente della Giunta da spogliarsi da questa veste, inconciliabile con il bisogno di salute, al fine di poter realizzare compiutamente scevra da ogni condizionamento legato a logiche ragionieristiche gli interessi della Regione Lazio e dei suoi cittadini, su un tema che non tollera commistioni né accetta compromessi di sorta.
Da ciò  il recupero della responsabilità  diretta della Regione nella gestione del deficit  che conduca al superamento di una gestione commissariale inidonea ad assicurare il diritto di cui all’art.32 della Costituzione. Dai dati ufficiali c’è il riscontro che l’organizzazione sanitaria assorbe il 70-80% dei bilanci regionali ma lo Stato ha sino ad oggi continuato nei ripiani a piè di lista stile anni Ottanta”.