‘Contenzioso Ardea–Pomezia: fermiamo le speculazioni’

6 novembre 2010 | 02:47
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‘Contenzioso Ardea–Pomezia: fermiamo le speculazioni’

Claudio Bucci (Idv): ‘Regione faccia chiarezza su attribuzione territori’

Il Faro on line – “Le sofferenze del litorale romano sembrano non avere fine e tra una speculazione edilizia e l’altra ad aggravare la situazione ci si mette la confusione intorno ai confini territoriali tra Comuni”.
E’ quanto dichiara Claudio Bucci, consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio, che chiede all’Assessore alle Politiche del Territorio di intervenire per mettere la parola fine ad un contenzioso tra i Comuni di Ardea e Pomezia sull’appartenenza territoriale di lotti di terreno posti sui confini.
“Quanto sta accadendo è davvero grottesco” spiega Bucci “Lotti di terreno posti ai confini tra i comuni di Ardea e Pomezia a cui ognuno delle due amministrazioni ha dato destinazioni d’uso diverse: Ardea destina le aree a ‘Zone Agricole inedificabili’; Pomezia addirittura le definisce come zone commerciali!”.
Questa situazione è da tempo denunciata dal segretario dell’Italia dei Valori di Ardea, Alberto Delli Colli, il quale sostiene: “Paradossale il silenzio delle due amministrazioni coinvolte. Se in un primo momento il comune di Ardea attraverso il Presidente del Consiglio comunale ha rivendicato la proprietà del terreno conteso, successivamente è calato un velo di silenzio sull’intera vicenda”.
“Una situazione di confusione incredibile ma a farne le spese come al solito sono i cittadini e l’ambiente” conclude il consigliere Idv “Per questo è fondamentale fare chiarezza e la Regione, nell’ambito delle sue competenze, deve contribuire a risolvere questa querelle anche perché è abbastanza paradossale che le stesse zone vengano destinate ad usi tanto diversi da una parte e dall’altra: il rischio di una vera speculazione esiste anche perché il comune di Pomezia ha già dato il via libera a costruzioni di enormi dimensioni: una volta che il danno è stato fatto è difficile se non impossibile tornare indietro”.