Corden Pharma, sindacati a confronto

8 novembre 2010 | 22:38
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Corden Pharma, sindacati a confronto

L’Ugl in assemblea con i lavoratori sulla messa in mobilità


Il Faro on line – L’Ugl ha tenuto oggi delle assemblee in Corden Pharma per spiegare ai lavoratori quello che l’Azienda ci ha comunicato nell’informativa di mercoledì 3 novembre in Confindustria, ovvero la messa in mobilità di 267 persone dopo l’apertura ufficiale del procedimento stesso.
Durante le assemblee i lavoratori si sono mostrati partecipi e disponibili ad affrontare il percorso che la UGL ha inteso intraprendere da oggi alla fine dei 75 giorni che ci separano dalla definizione del provvedimento.
Ad oggi, obiettivamente non riteniamo ci siano i presupposti per chiedere ai lavoratori un pacchetto di ore di sciopero perché aldilà dell’informativa che l’Azienda ci ha dato, dalla quale purtroppo non possiamo esimerci dall’affrontare, quest’ ultima si è mostrata d’altra parte disponibile alla trattativa.
Come organizzazione sindacale ci muoveremo affinché il numero delle persone coinvolte possa notevolmente scendere. Questo sarà possibile tramite una serie di provvedimenti.
Primo fra tutti una richiesta di almeno un anno con relativa proroga di una CIG Straordinaria che permetta ad un numero maggiore di lavoratori, rispetto a quelli che ne hanno già i requisiti, di agganciarsi alla pensione.
La corresponsione di un incentivo economico, al fine di favorirne l’esodo, a ciascuno dei lavoratori che verranno collocati volontariamente in mobilità.
“La UGL inoltre ha richiesto un incontro presso il ministero elle attività produttive per Il rispetto dell’art. 47 che la Bristol Myers Squibb aveva sottoscritto con Corden che prevedeva la garanzia di accordi economici per tre anni per salvaguardare l’occupazione.”,
 In questo momento  difficile non possiamo circoscrivere  la crisi solo con gli ammortizzatori sociali ma dobbiamo costruire un futuro per lo stabilimento di Sermoneta, ecco perché Bristol e Corden ci devono chiarire il passaggio del sito, tutto ciò servirà per ridurre il numero di esuberi. La UGL ha, da subito, contestato la procedura di mobilità e si è detta pronta a mettere in campo forti azioni dimostrative insieme ai lavoratori qualora l’Azienda non dovesse venire incontro alle nostre richieste.