‘Dall’agricoltura di qualità un’opportunità per le aree rurali’

17 novembre 2010 | 14:58
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‘Dall’agricoltura di qualità un’opportunità per le aree rurali’

Il direttore Viola: ‘La dieta mediterranea patrimonio dell’umanita’

Il Faro on line – La Coldiretti di Latina ha preso parte alla maxispaghettata con pasta, pomodoro, olio extravergine, vino che si è tenuta in  Campidoglio a Roma in occasione dell’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. All’iniziativa hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, della politica, delle forze economiche e sociali e tanti consumatori di tutte le nazionalità che hanno decretato nel mondo il successo di un tipo di alimentazione e di uno stile di vita che è diventato il simbolo della salute e del benessere. Gli importanti risultati conquistati dalla dieta mediterranea Made in Italy in termini produttivi, nelle esportazioni e dal punto di vista della salute sono stati presentati dalla Coldiretti al sindaco Alemanno e a tutti i cittadini-consumatori presenti.
“La presenza dei produttori e dei cittadini pontini – afferma Saverio Viola, direttore provinciale della Coldiretti di Latina – ha inteso rafforzare il valore delle nostre produzioni territoriali. La bellezza, l’identità territoriale, la qualità dei nostri prodotti sono i nostri punti di forza e su quelli bisogna puntare. L’eccellenza è la chiave per affermare i nostri prodotti nel mercato  mettendolo al riparo dalle minacce dell’omologazione. Dall’agricoltura di qualità – prosegue il direttore – dipendono molte delle opportunità di sviluppo per diverse aree rurali come quella pontina che trovano nella campagna e nei suoi prodotti il carburante necessario  per promuovere e valorizzare la propria dimensione territoriale. Bisogna cogliere le opportunità che queste realtà offrono per dare sostenibilità economica e sociale alla presenza di uomini e di imprese sul territorio. La provincia di Latina è fonte di risorse immense che, valorizzate in modo adeguato, possono diventare il volano di un nuovo sviluppo economico, una forza nuova capace di renderci competitivi, con una nostra identità, anche nel processo di globalizzazione in corso. Ogni possibile rilancio dell’agroalimentare – conclude Viola –  passa per la valorizzazione del prodotto locale, per la difesa di una qualità che non teme confronti, per il consolidamento di un legame con il territorio che rende il Made in Italy unico e straordinariamente appetibile sui mercati mondiali”.