Borgo San Martino, si accende la via Doganale e si spegne la piazza

20 novembre 2010 | 00:20
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Borgo San Martino, si accende la via Doganale e si spegne la piazza

L’intervento del comitato di zona

Il Faro on line – Borgo San Martino, avviata l’istallazione degli ultimi lampioni per l’illuminazione di Via Doganale nel tratto che va da Valcanneto a Borgo San Martino. Il nuovo impianto d’illuminazione realizzato in parte con finanziamento della Provincia di Roma per il tratto con marciapiede che si avvia dal bivio di Via Valle del Canneto per finire oltre il borgo all’altezza della casa cantoniera e, in parte con finanziamento della  Regione Lazio gestito dal comune di Cerveteri per il tratto che si avvia da Valcanneto per raccordarsi con l’altro tratto all’altezza di Via Valle del Canneto. Quarantacinque i lampioni di tipo tradizionale che entreranno in funzione nel tratto di strada con marciapiede, mentre settantasette saranno i lampioni a Led che entreranno in funzione sul rimanente tratto. Il nuovo impianto, dopo la prova tecnica di funzionalità prevista tra qualche giorno, sarà ceduto al comune di Cerveteri che ne diverrà il gestore.
“Si attende ora – ha dichiarato il Presidente del Comitato di zona Luigino Bucchi – l’avvio di un altro lotto di lavori  finanziato dalla Regione Lazio e gestito dal comune di Cerveteri per l’istallazione di alcuni importanti punti luce funzionanti ad energia solare. I bivi  del comprensorio interessati sono: via Doganale con via di Ceri; via Doganale con via Casetta Mattei; via Doganale con via Settevene Palo; via di Ceri con via Giovanni Battista Raimondi. Buio totale invece per il centro di borgo San Martino”.
Da alcuni giorni, infatti, l’illuminazione pubblica appare fuori uso. La precaria situazione già nota all’amministrazione comunale è stata ripetuta ancora una volta al sindaco Ciogli con una lettera a firma del Presidente Bucchi per evidenziare: “Lo stato dei pali in cemento che cadono a pezzi; i lampioni asportati e non più reistallati; i pali inclinati e non più in sicurezza; le scatole elettriche aperte ai piedi dei lampioni con conduttori elettrici penzolanti. Confidiamo nel senso di responsabilità del ‘Palazzetto’, ha continuato il Presidente Bucchi, affinché il problema non più rinviabile venga definito al più presto”.