Corden Pharma: sindacati a confronto

20 novembre 2010 | 14:33
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Corden Pharma: sindacati a confronto

Tavolo tecnico tra l’Ugl e la società sugli esuberi dei 267 lavoratori

Il Faro on line – Si è svolto in Confindustria l’ennesimo incontro tra la Organizzazione Sindacale Federazione UGL-Chimici Latina e i Dirigenti della Corden Pharma in merito alla questione degli esuberi che vedono coinvolte 267 persone. “L’Azienda ci ha comunicato che ieri, alla presenza anche di Confindustria,  ha incontrato  un  Delegato del Ministero del Lavoro a cui  sono state avanzate delle richieste rispetto al tipo di percorso da intraprendere – spiega l’Ugl – Durante l’incontro è stata accolta la possibilità di gestire questo periodo di crisi ricorrendo alla CIG Straordinaria per 12 mesi alla quale  sarà parallelamente aperta anche una procedura di mobilità che vedrà coinvolti esclusivamente coloro che si agganciano ad un discorso di pre-pensionamento (si stimano circa 40 persone al 31/12/2011) e i volontari che eventualmente vorrebbero usufruire di questo ammortizzatore. Quindi il 2011 vedrà impegnati tutti i Lavoratori Corden  in un ulteriore sacrificio, volto fondamentalmente ad un abbattimento di costi che deve far fronte alla  feroce competitività di mercato e ripartire poi con la produzione che potrà dare a tutti un futuro certamente più stabile. Riguardo all’abbattimento dei costi si passerà anche attraverso un discorso di “internalizzazione” della forza lavoro, in sostanza verranno ridotti i contratti con le Ditte Esterne e nell’ambito di questa operazione si potrebbero recuperare 16/17 figure che andranno ad alleggerire il numero  dell’esubero. Nell’attesa del prossimo incontro che si terrà il 29 Novembre in Confindustria, come Organizzazione Sindacale abbiamo stabilito  dei criteri che riteniamo imprescindibili  affinché si possa trovare un intesa sull’accordo che dovrà essere firmato tra le parti. In primo luogo riteniamo necessario che le persone impattate nella CIGS siano coinvolte con giusta rotazione e che venga riconosciuta loro un’integrazione dello stipendio; mentre per quanto riguarda la mobilità riteniamo necessario partire da una base del 90 % dello stipendio, ricordando a Corden i precedenti accordi di mobilità stipulati con Bristol e quello che avevamo stabilito nell’art. 47. La Ugl ha inoltre proposto anche uno strumento come il quoziente familiare che potrebbe garantire alle famiglie più bisognose una fondamentale tutela sociale. Se queste prerogative non verranno rispettate, diciamo già da oggi che non firmeremo nessun accordo”.