DiMa: a rischio 180 dipendenti senza stipendio da luglio

30 novembre 2010 | 17:59
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DiMa: a rischio 180 dipendenti senza stipendio da luglio

Fillea, Filca e Feneal lanciano un allarme finanziario ed occupazionale per la ditta di costruzioni

Il Faro on line – Le organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e Lazio, lanciano un allarme sulla tenuta occupazionale e finanziaria dell’impresa DI.MA. Costruzioni di Pomezia, dove 180 dipendenti non ricevono parte dello stipendio di luglio 2010 e il salario di ottobre.
L’azienda, inoltre, non versa i relativi accantonamenti, già trattenuti sulle buste paga, alla cassa edile di Roma e provincia, tanto che i lavoratori non percepiranno il pagamento delle tredicesime maturate nei tempi dovuti.
“La DI.MA. Costruzioni è un’impresa dove i rapporti sindacali sono stati sempre pessimi, tanto da impedirci spesso di svolgere anche la nostra normale attività di tutela e prevenzione, sia dal punto di vista contrattuale che sulla sicurezza. Anche in questa circostanza si è riproposto tale atteggiamento di ostracismo nei nostri confronti e restiamo ancora in attesa di una convocazione da parte della società DI.MA che per molte volte è stata latitante negli incontri già calendarizzati. Le organizzazioni sindacali il 26 ottobre hanno dichiarato lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari, e se permarrà tale situazione di mancato confronto con i lavoratori, non si escludono ulteriori azioni sindacali, compreso lo sciopero in tutti i cantieri della società nella provincia di Roma”.
Queste le dichiarazioni delle Segretarie territoriali della Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e provincia, che così continuano: “Consapevoli di attraversare un periodo di crisi del settore molto grave, con i dati che confermano tale stato, visto che si sono persi circa 6000 posti di lavoro nei cantieri di Roma e provincia e nel territorio di Pomezia in particolare, non accettiamo un atteggiamento strumentalmente dilatorio da parte della DI.MA costruzioni, che và a colpire i lavoratori e le famiglie che con grande difficoltà riescono ad arrivare a fine mese con salari  bassi, quando percepiti. Ci attiveremo senz’altro per coinvolgere il Comune di Pomezia nella vertenza che ha riflessi negativi sull’economia del territorio”.