Premio Sapio per la ricerca italiana 2010

30 novembre 2010 | 20:30
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Premio Sapio per la ricerca italiana 2010

Mercoledì un incontro organizzato in collaborazione con la regione e dedicato alle esperienze di innovazione nel settore sanità

Il Faro on line – Per il settore della sanità utilizzare tecnologie all’avanguardia significa favorire la diminuzione dei costi a vantaggio dell’efficienza e della qualità: a Roma, Sala Tirreno della Regione Lazio,  Piazza Ulderico da Pordenone,   mercoledì 1 dicembre si parlerà quindi di sviluppo delle capacità di governance dei processi assistenziali, di gestione del rischio clinico, di assistenza domiciliare, proponendo  – attraverso il contributo di autorevoli relatori – esperienze e possibili strategie per garantire tutela e assistenza di elevata qualità ai pazienti, abbattendo nel contempo gli sprechi.

Perché, come spiega Elisa Romano Clinical Risk Manager – Staff Direzione Generale ASL 5 “Spezzino” – Regione Liguria: “Anche se la cultura medica è fondata sull’indipendenza professionale e sul principio di beneficità nei confronti del Paziente, senza tenere conto dei costi, seguire criteri economici nell’ambito delle scelte cliniche non è in conflitto con l’etica professionale”.
Si vuole individuare le strade percorribili per far sì che il concetto di innovazione entri a far parte del modo di pensare e di agire in tutti i settori, tra cui anche e soprattutto quello della salute e del sociale, attraverso sistemi informativi efficienti, più adeguata organizzazione dei servizi, più elevata qualità assistenziale grazie all’impiego massiccio delle nuove tecnologie.
Come spiega  Monica Olivetto, Responsabile Servizio Infermieristico – Policlinico di Abano Terme “si fanno ogni giorno più pressanti le esigenze di riforme in svariati settori: scuola, informazione, lavoro,  pensioni, immigrazione, giustizia.
In un quadro così mutato, la sanità, che per le sue prerogative è percepita come una delle priorità sociali, non può rimanere ferma, ma esige un continuo aggiornamento e adeguamento dell’organizzazione delle aziende sanitarie ai continui cambiamenti che avvengono a livello istituzionale e legislativo, ma anche nei valori e nell’assetto dei poteri, nell’ambiente sociale di riferimento, nella sfera politica, tecnologica e socio-culturale”.
Il Premio Sapio per la Ricerca Italiana è giunto alla sua 12ª edizione, e continua – attraverso le Giornate di Studio e la premiazione di giovani ricercatori – nel suo obiettivo di dare impulso alla ricerca, di valorizzare l’innovazione nell’ambito scientifico, di sensibilizzare i cittadini, il mondo politico, imprenditoriale e accademico all’importanza che la ricerca riveste per la competitività del Sistema Italia e per la qualità della nostra vita.
La Giornata di Studi “L’innovazione a tutela della salute” si propone di accendere un dibattito sui livelli di qualità e di efficienza ottenibili all’interno del settore sanitario grazie all’utilizzo di metodiche e tecnologie innovate.

Particolare spazio verrà dato al dibattito sul concetto di sicurezza in ambito sanitario con la presentazione di esperienze di eccellenza a livello nazionale, come quella illustrata da Emanuele Torri, Dirigente Medico Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento: “Per migliorare la sicurezza dei pazienti ogni organizzazione sanitaria, a qualsiasi livello, deve dotarsi di un sistema strutturato di prevenzione e gestione del rischio clinico coerente e coordinato con i processi clinici, la gestione del personale, l’utilizzo delle risorse e l’orientamento ai cittadini dei percorsi assistenziali. Le implicazioni di tutto ciò per l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento sono state lo sviluppo del proprio approccio alla sicurezza dei pazienti entro un “sistema integrato di governance”, che tiene insieme i processi assistenziali con quelli tecnico-amministrativi, la sicurezza dei pazienti con quella dei lavoratori, qualità e sicurezza con pianificazione, controllo e riesame complessivo delle attività svolte nelle singole strutture assistenziali con quanto prodotto dall’intero sistema nel quale esse si trovano collocate”.

A offrire un quadro chiaro della situazione oggi i Italia è Elisa Romano Clinical Risk Manager – Staff Direzione Generale ASL 5 “Spezzino”, Regione Liguria: “Quasi tutti gli episodi di MALASANITA’ vengono attribuiti ai Professionisti della Sanità. In Italia in 20 anni di attività un medico chirurgo ha ottanta possibilità su cento di ricevere un avviso di garanzia o di essere citato in giudizio per lesioni. Circa 15.000 medici all’anno vengono accusati di “malpractice”, ma i 2/3 vengono assolti. Per paura delle denunce di malpractice, molti giovani si tengono lontani da specializzazioni complesse come la chirurgia. Risultato? Tra dieci anni mancheranno i chirurghi…La medicina difensiva costa fino a 10 miliardi l’anno. Diventa imperativo migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza attraverso un modello organizzativo in grado di gestire un’enorme quantità di informazioni favorendone anche la rapida diffusione e persone particolarmente motivate, atte a comprendere il notevole cambiamento culturale alla base del progetto”.