‘Il metodo di raccolta porta a porta è ormai obsoleto’

16 dicembre 2010 | 16:29
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‘Il metodo di raccolta porta a porta è ormai obsoleto’

satta (fli) replica a carosi: ‘L’unica cosa che produce Arrow Bio è bio-gas, combustibile non inquinante’

Il Faro on line – “Il porta a porta. Sì, in un mondo ideale, sarebbe perfetto. Cinque o sei secchielli a rendere il monolocale più colorato e più confortevole, grazie al profumo e ai rimasugli dei pasti dei giorni precedenti. Per non parlare delle scene tratte direttamente da una commedia romantica francese. Il marito innamorato con grembiule di ritorno da una faticosa giornata di lavoro che tiene a bagno le bottigliette d’acqua per eliminare la carta dalla plastica e riporre ogni materiale nel suo secchiello, mentre la moglie è intenta a separare l’umido e sigillare le diverse buste che a seconda dei giorni verranno ritirate. Un quadro perfetto, degno del libro delle fiabe che utilizzerei per far addormentare i miei nipotini la sera e far sognare loro il mondo perfetto”.

E’ la replica del consigliere comunale del gruppo Futuro e Libertà di Fiumicino, Luigi Satta (nella foto) al cittadino di Parco Leonardo Carosi in merito al tema della raccolta differenziata.

”Secondo lei la maggior parte degli italiani, con i problemi di tutti i giorni, sarebbero propensi come al porta a porta quando esistono metodi di smaltimento più efficienti e sicuri che possono essere raggiunti con il minimo sforzo? Evidentemente parlare di porta a porta e differenziata è molto in voga, mentre farsi portavoce di un metodo innovativo utilizzato nella lontana Tel Aviv, decisamente meno. Ma a noi cosa interessa, il benessere dei cittadini o farci portavoce di una metodologia obsoleta e superata come il porta a porta?”

“Sono quattro anni che seguo il metodo Arrow Bio. Sono stato quattro volte in Israele, conosco ogni minimo dettaglio del procedimento. Ed è per questo che le lancio una proposta. Perché non viene lei in Israele? Le assicuro, farò altrettanto io, recandomi a Vedelago per osservare la metodologia che tanto ha sponsorizzato. Vedendo da vicino Arrow Bio, sono sicuro, si accorgerà di avere una visione non completa del problema rifiuti. Molti degli appunti che ha fatto alla metodo israeliano sono figlie di questa visione non del tutto appropriata. Ecco perché le rinnovo l’invito a seguire da vicino il processo che, utilizzando un termine tecnico come ‘digestione anaerobica’, non produce inquinamento, poiché l’acqua che viene utilizzata per differenziare i materiali è continuamente depurata e rimessa in circolo per lo stesso procedimento. L’unica cosa che produce Arrow Bio è bio-gas, combustibile non inquinante con cui alimenta l’intero ciclo produttivo”.

“Inutile, a mio modo di vedere, continuare a parlare di porta a porta e dei finanziamenti della Provincia di Roma. Di questi, chi ne ha tratto beneficio, il sito di raccolta o i cittadini che differenziando, hanno risparmiato sulla Tarsu? E infine mi chiedo – conclude Satta – vista la sensibilità della Provincia di Roma sul problema rifiuti, perché non investe sulla ricerca di sistemi meno costosi per differenziare, riciclare e smaltire?”.