Lavoratori in protesta al Porto turistico

20 dicembre 2010 | 15:28
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Lavoratori in protesta al Porto turistico

Calicchio (Pd): ‘Occorre intervenire’. Rassicurazioni da Acquamarcia: ‘Pagate tutte le spettanze alle sub-appaltatrici’

Il Faro on line – Protesta al cantiere del nuovo porto turistico. I lavori stamattina sono stati bloccati: gli autotrasportatori, gli operai ed i titolari delle ditte hanno indetto una protesta ad oltranza per il mancato pagamento del lavoro svolto. La cifra si aggirerebbe intorno ad alcuni milioni di euro che la committente non avrebbe corrisposto alle diverse aziende impegnate nella costruzione dello scalo. Questa mattina, esasperati da una situazione che si trascina ormai da cinque mesi, una quarantina di lavoratori si sono ritrovati al Porto della concordia per manifestare tutta la loro rabbia e preoccupazione.
“Intanto, già da due settimane i lavori sono fermi”, spiega un lavoratore: “il trasporto su gomma del materiale è stato bloccato. Il rischio vero è che il porto resti un’opera incompiuta causando un enorme disastro ambientale”.

Grandissima la preoccupazione dei manifestanti, molti dei quali dipendenti di ditte locali cui il Consorzio di Fiumicino ha dato la commissione. Di chi è la responsabilità? Chi dovrebbe pagare i materiali, le aziende, i circa 70 dipendenti costretti a trascorrere un natale all’insegna dell’incertezza e della precarietà? La questione non è chiarissima. Certo è che per la costruzione del porto, sulla carta il più grande d’Europa con i suoi 1600 posti barca, sono coinvolte le cave, il trasporto su gomma, nonché decine di operai ed impiegati. I lavoratori, dopo essersi rivolti al Consorzio, si sono sentiti dire che alla Save Group non sarebbero arrivati i finanziamenti da parte della committente Ip Acquamarcia, che ha una compartecipazione del 33% all’opera. Ed intanto tutto è fermo, tutto è bloccato e si vivono momenti di forte incertezza mentre i lavoratori sono fermi nella decisione di andare avanti nella protesta finché non arriveranno i soldi per il “sal”, stato avanzamento dei lavori.

Raffaele Megna, del coordinamento provinciale del Partito democratico, e Paolo Calicchio, capogruppo in comune Pd, questa mattina si sono recati al cantiere per esprimere solidarietà ai lavoratori. “Siamo preoccupati per i lavoratori che passeranno un pessimo natale”, dichiara Calicchio. “E siamo preoccupati per la situazione che si è venuta a determinare: la costruzione del porto si è interrotta e non si capisce chi abbia pagato e chi debba pagare. Temo che questa situazione rifletta la debolezza della classe politica di Fiumicino”, prosegue il capogruppo piddino: “Se io fossi il sindaco, il capo dell’amministrazione, sarei preoccupato e telefonerei a Caltagirone. Anche se manca una responsabilità diretta del Comune, adesso che ci sono dei problemi, occorre intervenire: ci siamo sgolati a perorare le bellezze del futuro Porto turistico, e adesso? Adesso occorre prendere una posizione”.

Immediata la replica di Acqua Marcia che afferma di aver pagato tutte le spettanze alle sub-appaltatrici. “E’ la società Save (sub-appaltatrice) – spiegano – che deve saldare i trasportatori e le altre maestranze. Da pare nostra, stiamo seguendo la situazione per garantire che questi vengano regolarmente pagati dalla Save”.
Maria Grazia Stella