‘Discariche e cumuli di terra, scempio ambientale a Maccarese’

22 dicembre 2010 | 00:05
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‘Discariche e cumuli di terra, scempio ambientale a Maccarese’

La denuncia di Papi, portavoce dei Verdi di Fiumicino

Il Faro on line  – “Inciviltà e latitanza amministrativa stanno distruggendo il territorio”. Questa la denuncia di Marco Papi, portavoce dei Verdi di Fiumicino, di fronte all’ennesimo scempio ambientale che si sta perpretando a Maccarese, in prossimità della Riserva naturale statale del Litorale romano. Anzi, a voler essere più precisi, l’area interessata da una vasta discarica con annesso versamento di terreno a ostruire il passaggio tra via Salvatore Ottolenghi e via Malnome è situata in  una strada che solo per due metri non rientra nel comune di Fiumicino, ma si trova a circa 150 metri dalla trattoria “Rubbagalline” di via della Muratella.
Una zona di confine, dunque, dove però i “soliti furbi” sono riusciti ad arrivare tranquillamente con i camion ed a compiere le “consuete” deturpazioni. Stavolta, la discarica si è arricchita di due cumuli di terra che ostruiscono completamente il passaggio delle auto. E Papi, ancora una volta, si è rivolto alle istituzioni competenti ed alle forze dell’ordine segnalando l’episodio. Sono stati così informati  gli Uffici del demanio della Regione Lazio, il X Dipartimento – Uffici agricoltura del comune di Roma, la Riserva Naturale Statale, la polizia provinciale, i vigili urbani e i carabinieri. Anche Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi in Regione, ha informato chi di dovere della presenza della discarica abusiva nonché della relativa ostruzione della viabilità.
“Manca un piano di gestione mentre si assiste ad un incremento impressionante della prostituzione e del bracconaggio, aumentato in prossimità delle feste natalizie con i cinghiali abbattuti illegalmente per rivenderne le carni… Cosa manca? – chiede Papi – Manca la volontà di gestire il territorio. La capacità di spendere le forze nell’ascolto di chi lavora e potrebbe dare logica di indirizzo, sviluppo e costruzione di progetti realmente applicabili e  spendibili. Invece si parla solo di mega progetti edilizi. Servirebbe l’applicazione di una legge sulle aziende, che preservi queste aree assolutamente  incontaminate destinandole solo ed esclusivamente ad una agricoltura, come è già, di qualità e di preservazione”.
M.G.S.