‘Cocaina: una piaga sociale’

24 dicembre 2010 | 22:21
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‘Cocaina: una piaga sociale’

A Fiumicino l’iniziativa della cooperativa Mobi.Di, da dieci anni impegnata nella prevenzione dell’uso di droghe

Il Faro on line – “Fiumicino workshock, la diffusione di cocaina e le risposte dei servizi”: focus sul crescente consumo di “neve” ma anche di alcool e di altre droghe sintetiche. Un’analisi approfondita per conoscere una piaga sociale che ogni anno miete vittime di ogni categoria: in aumento tra i consumatori ci sono le donne, anche se costituiscono il 10% del totale. Da dieci anni in trincea nella lotta contro la droga, la cooperativa Mobi.Di di Fiumicino si conferma come un fondamentale punto di riferimento sul territorio nel contrasto all’utilizzo degli stupefacenti, nella prevenzione ed informazione rivolta ai giovani, alle famiglie ed alle istituzioni. L’ultimo progetto in ordine di tempo è stata la presentazione del dvd  “Fiumicino workshock, la diffusione di cocaina e le risposte dei servizi”, una preziosa risorsa per tutti coloro che hanno a che fare, in modo diretto o indiretto, con il consumo della micidiale “polvere bianca”.
Il dvd prodotto dalla cooperativa, presentato al Teatro Traiano di Fiumicino, rappresenta la conclusione ed insieme l’aggiornamento sullo stato del consumo della cocaina, un potente alcaloide che si ottiene attraverso la lavorazione chimica delle foglie di coca, Erythroxylum coca, un arbusto di circa 3,5 metri originario di alcune zone tropicali del Sud America in particolare del Perù, della Colombia, della Bolivia e dell’Ecuador, sul territorio di Fiumicino. Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, è stato realizzato dalla cooperativa con il patrocinio del Comune di Fiumicino per fornire un’analisi approfondita, offrendo uno strumento aggiornato e di facile consultazione.
“Dietro a questo studio”, spiega Barbara Badaracco di Mobi.Di, “c’è l’esperienza di un anno e mezzo durante il quale noi operatori abbiamo conosciuto, intervistato, ascoltato e incontrato insegnanti, gestori di locali, associazioni giovanili e professionisti provenienti da diverse realtà del territorio. Questo ci ha permesso”, prosegue Badaracco, “di attivare una rete di scambio e di confronto fondamentale per la realizzazione del report”. Durante il progetto sono inoltre state organizzate due giornate di studio per discutere e confrontarsi sui diversi aspetti della prevenzione, del recupero e del reinserimento sociale. Ma a Fiumicino qual è la situazione? Fiumicino, come il resto del paese, conosce un aumento del consumo di cocaina, stupefacente dai costi ormai accessibili. E’ infatti reperibile anche a 25, 50 euro alla dose. I luoghi dove trovarla sono le discoteche, ma anche le scuole, i pub ed i giardinetti, punti di aggregazione giovanile. Ciò che maggiormente allarma gli operatori sociali è l’abbassamento dell’età dei consumatori. “Le canne circolano liberamente, mentre preoccupa l’avvicinarsi di ragazzini di appena 13 anni alla cocaina o altre droghe sintetiche”, spiega ancora Badaracco. Al centro diurno Casa mia di via del Pesce Luna, inaugurato due anni fa dalla cooperativa, si registrano in media dai 7 ai 10 accessi settimanali: un numero considerevole, anch’esso in crescita grazie alla nuova dislocazione della struttura che garantisce maggiore privacy agli utenti. In precedenza, infatti, il centro si trovava a via di Porto Claudio e restando Fiumicino una realtà fondamentalmente “paesana”, un po’ provinciale dove tutti sanno tutto di tutti, le famiglie e i consumatori avevano remore ad esporsi. Adesso, la localizzazione in una zona più isolata garantisce quella privacy che favorisce l’approccio allo sportello. La domanda è quindi in crescita tanto che la stessa amministrazione comunale si è rivolta a Marco Cellarosi ed ai responsabili per accelerare la trasformazione da centro solo diurno in notturno. “Stiamo cominciando i necessari lavori di adeguamento del bagno”, spiega infatti Badaracco, “per allinearci con gli standard richiesti”.
Nel dvd, disponibile presso la cooperativa,  ci sono informazioni sulla storia, l’inserimento sul mercato e la diffusione su scala mondiale, gli effetti a breve e lungo termine, e quelli sul tessuto sociale della cocaina. E poi le strategie di recupero, la prevenzione e il reinserimento sociale. Sotto ogni sessione, inoltre, ci sono i riferimenti e i link alle strutture preposte della Regione Lazio, le  cliniche di disintossicazione, le comunità residenziali o semiresidenziali, i trattamenti ambulatoriali di supporto psicologico individuale o di gruppo. Nonostante le difficoltà, ed il terribile nemico da combattere, Mobi.Di sta portando avanti moltissime iniziative per la prevenzione, il recupero e il reinserimento dei tossicodipendenti.
“Il panorama dei consumi è oggi completamente cambiato: cocaina, excstay, droghe sintetiche o party e smart drug spesso mescolate con l’alcool. A combattere questa guerra anche gli specialisti del Sert di Ostia, guidati dal dottor Pino Anastasi, ma anche molte delle strutture preposte nel Lazio al recupero e al reinserimento delle persone che vivono questo disagio. Il dvd è stato realizzato e distribuito presso le strutture della Asl RmD, gli ospedali, il pronto soccorso del Grassi, tra gli operatori del privato sociale e tra i cittadini, oltre che con il centro epidemiologico della regione dove vengono smistati tutti i dati. Da circa un anno è stato smembrato il dipartimento del Sert che faceva riferimento a Fiumicino”.
Maria Grazia Stella